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I 3 nuovi moschettieri viola. Come cambia il centrocampo con Folorunsho

grafica folorunsho
L'arrivo di Folorunsho permetterà a Palladino di cambiare il suo centrocampo. Il nuovo trio con Adli e Cataldi è pronto, come giocheranno?
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

La rivoluzione del centrocampo viola non si ferma. Dopo aver totalmente, o quasi, cambiato la mediana della scorsa stagione, Daniele Pradè regala a Palladino il suo nuovo pezzo. Michael Folorunsho sarà infatti un nuovo giocatore della Fiorentina, come è ormai noto da giorni. L'ex Verona va così ad aggiungersi ad un reparto parso in difficoltà nelle ultime settimane, sostanzialmente da quando Bove non è più disponibile. Il confronto tra il numero 4 e Folorunsho viene quasi spontaneo, ma in realtà i due sono molto diversi.

Un vero trio

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Una delle differenze principali riguarda proprio la definizione di trio. Bove infatti non era propriamente considerabile il terzo pezzo della mediana, dato che in fase di possesso agiva largo a sinistra, anche se con libertà di compattarsi centralmente a palla persa. Spesso lo si vedeva aiutare Gosens in marcatura sull'esterno, per esempio. Folorunsho invece potrebbe comporre un vero e proprio terzetto con Cataldi ed Adli. Un centrocampo moderno e che sulla carta risponde alle esigenze di Palladino. L'ex Verona porta in dote aggressività, gol, tiri da fuori e tanta corsa (QUI I SUOI DATI). Le doti in cabina di regia di Adli sono note, così come le sue difficoltà nel coprire tanto campo. Cataldi invece assicura quantità e qualità allo stesso tempo. Sono tante le soluzioni che Folorunho dà all'allenatore.


Dove verrà utilizzato?

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Nel calcio moderno i moduli sono sostanzialmente un numero, contano i compiti assegnati. Noi però proviamo a capire come Raffaele Palladino potrebbe utilizzare nel suo scacchiere tattico l'ex Verona. Proprio in Veneto Baroni lo ha sperimentato in qualsiasi posizione offensiva, seconda punta, trequartista di inserimento, mediano, largo a destra. Il suo arrivo potrebbe consentire a Palladino di passare ad un 4-3-2-1, dove lui sarebbe chiaramente la mezz'ala di inserimento, ma in grado di dare anche equilibrio con la sua aggressività fisica. Più difficile sarà vederlo in un 4-2-3-1 in posizione centrale, dato che sarebbero Beltran o Gudmundsson a doversi allargare. Infine c'è anche l'opzione con la difesa a 3, ripresa da Palladino, e che con l'arrivo possibile di Marì riprenderebbe quota. In quel caso potrebbe agire in un 3-5-2 o alzarsi e comporre un 3-4-2-1 molto gasperiniano. Palladino ha la sua nuova dinamo offensiva, per rianimare una Fiorentina che ha bisogno di energia.

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