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I 2 errori da matita blu sul gol di Luperto. Spoiler: nessuno dei due è di De Gea

Stefano Niccoli
Stefano Niccoli Redattore 
Quello che è successo nel recupero a Cagliari legittima forse il risultato, ma lascia l'amaro in bocca per due punti sfumati

Premessa: il pareggio tra Cagliari e Fiorentina è, a parer di chi scrive ma anche di Stefano Pioli, giusto per quanto visto in campo. Non c’è dubbio, però, che il gol dell’1-1 subìto allo scadere abbia lasciato l’amaro in bocca. Perché, nonostante una prestazione tutt’altro che eccelsa, la squadra viola avrebbe messo in cascina i primi tre punti del campionato.

Insomma: la rabbia è tanta. Non fosse altro per il modo in cui il Cagliari ha pareggiato. Due errori da matita blu o, se volete, da scuola calcio. Il primo di Parisi, reo d’essersi fatto soffiare la palla quando, invece, sarebbe stato opportuno scaraventarla il più lontano possibile dall’area di rigore gigliata.

Il secondo di Pablo Marì. Cosa insegnano gli allenatori ai giocatori fin dalla scuola calcio? (Termine utilizzato non a caso poche righe sopra). Attaccare sempre il pallone, andargli incontro, mai aspettarlo, che sia alto o rasoterra. Proprio ciò che non ha fatto Pablo Marì. L’ex difensore del Monza è rimasto piantato sulla sua mattonella. Addirittura si è piegato sulle ginocchia in attesa che il pallone gli cascasse sulla testa. Errore fatale perché proprio in quel momento, in terzo tempo in stile giocatore di basket, Luperto, lui sì in corsa anziché fermo, è andato a colpire la palla nel punto più alto della sua traiettoria imprimendogli una forza rivelatasi letale anche per De Gea.

In linea generale, al di là quindi del singolo episodio di Cagliari, è bene sottolineare i rischi di una marcatura a zona troppo a ridosso del portiere (sui corner a sfavore alcune squadre difendono “a castello”). In sostanza: chi difende, parte da fermo. Chi attacca, prova a sfruttare il terzo tempo tipico del basket cercando di saltare più in alto dell’avversario (proprio ciò che è successo tra Pablo Marì e Luperto). Un’incollatura uomo a uomo su punizioni e calci d’angolo a sfavore non sarebbe stata e non sarebbe meglio?