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Gudmundsson con Kean e Dzeko: utopia estiva o possibilità concreta?

Tommaso Ormini
La formazione iniziale di Stefano Pioli ieri ha stupito: potranno davvero coesistere Gudmundsson Dzeko e Moise Kean?

L'idea di Pioli che ieri ha stupito tutti. La stagione scorsa di Palladino ha un po' limitato i sogni dei tifosi di vedere una Fiorentina proiettata all'attacco. Nel 3-5-2 dell'ex tecnico della Fiorentina, non si è mai visto un cambio votato all'attacco, con un trequartista come Gudmundsson dietro due punte. Vero anche che la conta in attacco era risicata, ma l'idea di base non c'è mai stata. Pioli, arrivato da poche settimane, ha già provato questa soluzione: Gudmundsson dietro a Kean e Dzeko.

Analizziamo pro e contro

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Dal mercato la Fiorentina aspetta ancora qualcosa, anche se Pioli in conferenza stampa ha dichiarato che prima vuole valutare tutti attentamente, soprattutto nella tournée inglese. Stamattina La Nazione ha scritto che arriverà un attaccante a prescindere da Beltran, un rinforzo offensivo per le idee di Stefano Pioli. Il 3-4-1-2 di ieri, oltre ad essere un'idea estiva, può essere riproposto anche durante la stagione. Quando? Per esempio contro squadre di basso livello, in partite nelle quali la Fiorentina vorrà sin da subito dominare la gara con un baricentro molto alto. Può essere inoltre una soluzione a gara in corso, in situazioni bloccate o di svantaggio. Rischia di essere pericolosa, invece, con squadre che giocano bene in ripartenza oppure con avversari che tengono molto il pallino del gioco. Un'idea in ogni caso da non sottovalutare, anche perché se la società dovesse intervenire ancora sull'attacco, il materiale umano a disposizione sarebbe di ottimo livello.

Gasperini può insegnare qualcosa

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Il fautore per eccellenza del 3-4-2-1 (o 3-4-1-2) è Gian Piero Gasperini, che ha fatto di questo modulo il suo miglior amico. Nei nove anni a Bergamo, al tecnico oggi alla Roma è piaciuto molto sperimentare sulla trequarti e sull'attacco, fino a quando non ha trovato la quadra. Due punte come Lookman e Retegui, con dietro De Ketelaere o Koopmeiners, o ancora Pasalic. Ovvio, rispetto agli interpreti della Fiorentina, le caratteristiche sono molto differenti. Dzeko e Kean sono due vere prime punte, al contrario di Lookman, mentre Gudmundsson è molto più attaccante rispetto a un Koopmeiners o a un Pasalic. Tutto sta nel trovare l'equilibrio giusto. È impensabile che la Fiorentina possa giocare sempre con tre punte, anche perché ricordiamo che Dzeko ha 39 anni. Il mercato però può dare una grande mano, magari portando una seconda punta con caratteristiche più da esterno, alla Lookman (Esposito?). Così sì che l'idea di Pioli potrà essere riproposta più costantemente nel tempo.