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Gud job, oltre i gol c’è di più: segnali e domande che Albert lancia a Pioli

Gudmundsson
La maglia dell'Islanda fa bene ad Albert Gudmundsson che ritrova il gol, ma sono prova tattica e posizione in campo a fare la differenza
Paolo Poggianti Redattore 

Due gol da centravanti vero per un giocatore che aveva estremamente bisogno di una scossa. La maglia dell'Islanda fa bene ad Albert Gudmundsson che ritrova il gol - e il sorriso - contro l'Ucraina. Una doppietta (VIDEO)che si porta dietro diversi spunti di riflessione. Innanzitutto, rafforza e fortifica l’umore dell'ex Genoa, apparso in grande difficoltà nelle prime uscite stagionali con la Fiorentina. Un inizio di stagione difficilissimo, per lui e per la Fiorentina, arrivato al punto più basso con il cambio all'intervallo nel match contro la Roma. Le soste per gli impegni delle Nazionali di solito rappresentano fonte di preoccupazione per i club, ma può anche accadere che un giocatore proprio in un altro contesto riesca a ritrovare quelle sensazioni e quelle prestazioni delle quali ha bisogno per risollevarsi.

Al di là dei gol

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La doppietta di Gudmundsson, pur non avendo ribaltato il risultato, ha mostrato la sua capacità di incidere anche in partite complesse, con una squadra avversaria forte e ben organizzata. Inoltre, la prestazione conferma che, anche quando l’Islanda è sotto pressione, l’attaccante può essere un punto di riferimento – con qualità sia tecniche che di lettura del gioco. In Nazionale è sempre stato capace di imprimere una svolta rapida alla partita anche da situazioni apparentemente bloccate. Inoltre, è la conferma che, anche quando la sua Nazionale fatica, lui può fare la differenza. E perché lo stesso non gli riesce in maglia viola? Guardando alla prestazione e ai relativi numeri, forniti da Sofascore, emerge un ritratto di un giocatore completamente diverso. Per pericolosità offensiva, presenza in campo e nel gioco di squadra.

Gudmundsson

La partita

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Il suo primo gol è arrivato al 58’, con un colpo di testa in tuffo su cross dalla destra, un’azione che ha testimoniato buona capacità d’inserimento e tempismo da attaccante vero. Successivamente, il numero 10 viola ha firmato la doppietta con un sinistro incrociato da posizione ravvicinata, dopo essersi inserito sul lato opposto per sorprendere la difesa avversaria. Quel suo secondo gol ha dimostrato la sua visione nella lettura dello spazio e la rapidità negli ultimi 30 metri. Tuttavia, nonostante l’eccellente prestazione individuale, la Nazionale islandese non è riuscita a portare a casa il risultato: l’Ucraina ha risposto, fino a vincere 5‑3 nel finale.

Non c'è paragone

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Il confronto statistico e tattico tra le prestazione con l'Islanda e quelli in campo con la Fiorentina. Si nota nei dati a cura di Sofascorela differenza netta nella posizione media in campo. Le "macchie di calore" di Gudmundsson raccontano di un giocatore che in Nazionale ha una posizione chiara di partenza, a differenza di quanto accade in maglia viola. Al 10 piace partire dal lato sinistro del campo per stringere e incidere nelle trequarti offensiva.

Gudmundsson