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Folorunsho come Zaniolo, penalizzato dal modulo: stessa sorte anche in estate?

Tommaso Ormini
La nota negativa, assieme a Zaniolo e Fagioli, di Cagliari-Fiorentina. Quale sarà il futuro di Folorunsho in estate?

È tornata la vittoria. La Fiorentina dopo due pareggi consecutivi (Milan e Parma), torna a vincere in campionato. Otto risultati utili consecutivi considerando tutte le competizioni, l'ultima sconfitta risale al nove marzo al Maradona di Napoli. Beltran e Gosens sugli scudi, sicuramente i più positivi della gara (QUI LE PAGELLE). D'altro canto, alcune note negative. Fagioli sicuramente tra i più spenti, ma assieme a lui c'è anche Folorunsho.

Così non va

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Palladino ha trovato (nuovamente) i suoi undici, e i due citati in precedenza, almeno in campionato, non ci sono. C'è chi come Beltran sfrutta le occasioni a sua disposizione, e c'è chi come Folorunsho non sembra riuscirci. Arrivato nel mercato di gennaio, con idee diverse, in poco tempo è diventato una riserva (in teoria di lusso). L'ex Napoli doveva essere il dopo Bove, niente di tutto ciò, almeno con il 3-5-2- consolidato. Folorunsho si alterna da quinto con Parisi, Dodò e Gosens, a esterno largo in una doppia linea a quattro. È appurato che lui e Bove non siano la stessa cosa. Folorunsho non ha il passo dell'ex Roma, e sulla fascia si trova come un pesce fuor d'acqua. Palladino non lo vede (o non ne ha bisogno) come centrocampista centrale, ma lo fa subentrare spesso a gara in corso, cambiando modulo per dare più solidità alla squadra. La prestazione di ieri (non l'unica) racconta un giocatore che cerca di lottare, ma che oltre un tot non riesca a incidere. Vediamo il suo rendimento finora grazie ai dati Sofascore, poi proseguiamo.

Il riscatto si allontana

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Il tempo stringe e le occasioni si riducono, ma l'appendicite che ha colpito Dodò potrebbe rendere necessario un suo impiego continuo nel finale di stagione. Folorunsho, arrivato con aspettative importanti, non è riuscito finora a imporsi né a trovare una collocazione stabile nello scacchiere viola. La sensazione è che il treno stia passando, e che la Fiorentina, nella giungla delle decisioni estive, possa scegliere di non salirci insieme a lui. D'altra parte non esiste nessun obbligo, neanche condizionato come nel caso di Zaniolo che pure non riuscirà a soddisfare le condizioni pattuite. Servirebbe un’inversione di rotta netta, ma le partite a disposizione stanno finendo. E il riscatto (9 milioni), è tutt'altro che scontato.