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Il commento

Fiorentina, la mano di Pioli si vede. Ecco cosa manca

Pioli
Considerazioni alla fine della tournée inglese terminata con due pareggi e una sconfitta.
Saverio Pestuggia
Saverio Pestuggia Direttore responsabile 

Il punto

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Le tre partite giocate in Inghilterra hanno mostrato a Pioli pregi e difetti della rosa a disposizione, e ai tifosi di che panni si vestirà la Fiorentina nella stagione che è appena iniziata. Come ha detto il tecnico gigliato,la squadra è al 75% del suo potenziale e sicuramente la rosa va completata aggiungendo almeno un centravanti di riserva (Braschi ha ben figurato ma deve ancora dimostrare tanto ed è bene che giochi con la Primavera), un centrocampista o due se Mandragora dovesse essere ceduto. La tournée ha anche fatto capire che Beltran e Bianco non rientrano nei piani di Pioli, visto che l'argentino non è stato utilizzato nel secondo e terzo match neanche qualche minuto per dare il cambio a Kean, e che a Bianco è stato preferito Sabiri reinventato regista al posto di Fagioli. A proposito di questo ruolo è da capire se il marocchino sarà in grado di reggere fisicamente e soprattutto di avere la testa giusta per stare nel gruppo. Altrimenti è necessario un innesto e Nicolussi Caviglia potrebbe essere una pedina valida: buoni piedi e fisico più importante di Fagioli che, se pressato in maniera importante, ha fatto vedere di avere qualche problema.

Che Fiorentina abbiamo

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Il lavoro e le idee di Pioli sono già ben chiare: schierando sempre Gudmundsson alle spalle di Dzeko e Kean ha fatto capire che vuole impostare una Fiorentina a trazione anteriore, capace di imporre il proprio gioco con continui inserimenti anche dal centrocampo, e a tal proposito Simon Sohm, gol a parte, dopo pochi giorni di allenamento con la squadra ha fatto vedere che ha i giusti tempi per aiutare i compagni dell'attacco mettendo in inferiorità numerica le difese avversarie. Il rischio di andare in difficoltà in fase di non possesso esiste, ma anche contro squadra forti e più avanti con la preparazione come Nottingham e Manchester United, la Fiorentina raramente ha dovuto subire. Il motivo sta nel fatto che la squadra è corta (gioca più compatta) e raramente abbiamo notato ampi spazi di campo lasciati liberi e non coperti dai viola. Un altro aspetto positivo è che spesso i giocatori si scambiano le posizioni in campo mettendo in difficoltà soprattutto le squadre che tendono a marcare a uomo i giocatori più rappresentativi.

Cosa manca

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Sono tutte rose e fiori? Certamente no, ma Pioli lo sa e da martedì continuerà a lavorare su gli aspetti da migliorare. Abbiamo i due braccetti difensivi che difendono bene, ma che raramente si propongono in avanti e partecipano alle azioni creando superiorità numerica. In compenso Pongracic è stato a mio parere una delle note più liete della tournée effettuando chiusure tempestive e proponendosi in avanti più dei compagni di reparto. Gli esterni, soprattutto Gosens, non sono ancora in palla, ma qui non dobbiamo assolutamente preoccuparci. Fagioli, come già scritto, ha inventiva, trova buone linee di passaggio e si propone spesso ai compagni, ma soffre un po' troppo la pressione degli avversari. In avanti Gudmundsson deve trovare la giusta posizione (tende a mio avviso a giocare troppo arretrato), Dzeko è ancora un po' imballato, ma sul bosniaco non possiamo avere dubbi, ed infine King Moise deve ancora sciogliersi e cercare di non finire troppo spesso in fuorigioco. Ma anche per lui è solo questione di preparazione e anche di un diverso atteggiamento della squadra che gli lascia meno spazio, ma che offre anche più soluzioni offensive.

I tre live inglesi di VN

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I dati di Manchester-Fiorentina

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I dati di Sofascore qui sotto mettono in evidenza l'ottimo inizio della Fiorentina culminato con la rete del vantaggio di Sohm e anche i primi minuti della ripresa, anche se nella seconda parte della gara dopo l'inizio è stato il Manchester United ad avere una supremazia pressoché totale. Il possesso palla ha visto prevalere i Red Devils per 61 a 39 mentre lo score dei tiri ne conta 14 per gli inglesi e 10 per la Fiorentina che, è bene ricordarlo, ha colpito anche una traversa.