Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

L'analisi tattica

Fiorentina-Parma, quando non basta cambiare solo uomini

Fiorentina-Parma, quando non basta cambiare solo uomini - immagine 1
Fiorentina-Parma poteva andare diversamente? Forse con qualche variazione tattica sì.
Saverio Pestuggia Direttore responsabile 

La partita contro il Parma ha riportato la Fiorentina all'ormai assodato problema di non saper gestire le partite, soprattutto casalinghe, contro le squadre piccole che arrivano al Franchi con l'intento di difendere il pareggio iniziale. E così i Ducali  non più belli e spumeggianti come lo erano con Pecchia assorbono il credo dell'arcigno difensore Chivu e scendono al Franchi con un 5-3-2 che ha portato loro quattro pareggi consecutivi compreso quello casalingo contro la corazzata Inter.

L'approccio

—  

Palladino giustamente parte con la formazione che ha fatto faville contro le tre grandi con un centrocampo ben miscelato, la difesa coperta, le fasce arrembanti e il duo Gud-Kean che promette scintille. Queste le intenzioni del tecnico campano sostituito in panchina dal vice Citterio. Chivu però fa giocare il suo Parma con un modulo più difensivo, che ricalca quello viola, giocando uomo su uomo a tutto campo come aveva fatto la Fiorentina con Atalanta, Juventus e Milan. E i viola non sfondano, anzi subiscono spesso il palleggio esasperato degli ospiti non andando mai a pressare i difensori per paura di scoprire centrocampo e difesa. Tutto questo può andare bene nella prima parte della partita anche perché la Fiorentina è reduce dalla trasferta di Celje (ne riparleremo dopo) che ha messo alla prova muscoli e sonno degli atleti. Ma la bravura degli allenatori sta anche nel cercare di sparigliare le carte in tavola quando il gioco preparato non riesce.


Le soluzioni

—  

Ecco invece  che Palladino nella ripresa ordina i cambi, ma solamente uomo su uomo, lasciando invariato il modo di giocare permettendo così al Parma, sempre più difensivo, di continuare la partita iniziale. Cosa avrebbe potuto fare il tecnico viola per cambiare qualcosa? Con gli stessi uomini inseriti (Folorunsho e Beltran) avrebbe potuto passare al 4-3-2-1 lasciando a riposo uno spaesato Fagioli e Marì. Dodò e Parisi sulle fasce, Cataldi, Mandragora e Folurunsho (nel suo ruolo) nel mezzo e davanti Gud e Beltran a supportare l'isolatissimo Kean. Troppo offensivo? Non credo.  Questa la prima soluzione con tutti gli atleti nel loro ruolo naturale senza dover stravolgere il loro modo di giocare. Seconda soluzione possibile da subito o come ulteriore cambio il 4-2-3-1 con l'uscita di uno fra Cataldi e Mandragora e l'ingresso di Zaniolo come esterno destro. Troppo complicato da gestire? Non credo anche perché Palladino ha fatto giocare così la sua Fiorentina per mesi. Questi a mio giudizio i cambi che avrebbe dovuto effettuare Palladino facendo poi entrare, uomo su uomo, se necessario altri due giocatori.

Le scusanti

—  

Intendiamoci, magari con quanto da me proposto la Fiorentina avrebbe perso, ma in una corsa difficile verso Coppe europee più prestigiose serve anche saper rischiare, mostrare una mentalità vincente e non timorosi come affermato in sala stampa da Citterio "Oggi non volevamo sbilanciarci troppo. Il Parma merita rispetto, non volevamo rischiare di prendere gol". C'è anche la stanchezza del viaggio raccontata da Pradè "Siamo atterrati a Firenze alle 5 di mattina venerdì, un po' di stanchezza con tutte queste gare cominci a sentirla." Tutto vero arrivare alle 5 non permette di riposare al meglio e ricaricare le pile anche se un giocatore non è sceso in campo. Ma sapendo le difficoltà del viaggio e conoscendo da diverso tempo la squadra da affrontare forse logisticamente ci stava di dormire qualche ora in Slovenia e ripartire per Firenze la mattina di venerdì e non sarebbe cambiato niente dal punto di vista economico. Invece da molti anni succede così per tutti, vige sempre la regola del rientro post partita. Ma ci sono anche le eccezioni che confermano le regole, no?

Testa alla Coppa

—  

Adesso testa alla Conference con le tante assenze: Dodò, Zaniolo e Moreno squalificati, Marì e Ndour fuori lista oltre agli infortunati Gosens e Colpani. Che Fiorentina vedremo? Il solito 3-5-2 c0n Folorunsho adattato a destra o un 4-3-2-1 così composto? De Gea; Comuzzo, Pongracic, Ranieri, Parisi; Fagioli (Mandragora), Adli (Cataldi), Folorunsho; Beltran, Gudmundsson: Kean. Amici, lo scopriremo solo giovedì sera.

Fiorentina-Parma, quando non basta cambiare solo uomini- immagine 2