Predicare "bene", razzolare "male"
—Bene, male, dipende tutto dai punti di vista. Nemica è la Juventus per Firenze da quel maledetto 1982 ("meglio secondi che ladri") e a maggior ragione dal dittico finale UEFA ad Avellino-acquisto di Baggio nel 1990. Nemica parrebbe la Juventus per il Rocco Commisso patron viola, che più volte ha attaccato anche pubblicamente i bianconeri per i conti fuori dai parametri, per le cessioni stesse di Chiesa e Vlahovic, per episodi di campo. Addirittura, dall'America veniva fatto ventilare che sarebbero state alzate le barricate per Gonzalez. Però, alla fine, la questione non torna. Peste e corna, e poi oltre 8 milioni per Mandragora e fino a 18 per Kean, sperando di pagarli tutti perché vorrebbe dire tanti gol per l'attaccante in riva all'Arno. Peste e corna, e poi va da loro anche Nico. Ed ecco profilarsi l'ennesima operazione sul binario opposto, con Kostic, manco a dirlo un altro scarto, messo addirittura fuori rosa, pronto a vestirsi anche lui di viola.
Diciamocelo, mettiamoci il cuore in pace: altrimenti è uno stillicidio, un eterno ritorno dell'uguale da Nietzsche Gonzalez, più che Nico Gonzalez. C'è chi non accetterà mai la verità dei fatti, ma c'è anche chi, col tempo, potrebbe scendere a patti con questa faccenda, se la si vuol portare avanti. Normalizziamola, sdoganiamola. "Sì, è vero, il rapporto con la Juventus è ottimo. Sappiamo che è una realtà difficile da accettare per motivi noti, ma è quello che riteniamo più giusto per la salute della Fiorentina". E' una dichiarazione che richiede coraggio, qualcosa che può scatenare grande rabbia sul momento; ma che alla lunga toglierebbe ossigeno a tutte le supposizioni, a tutte le recriminazioni, a tutte le manifestazioni di sgomento della piazza ad un'ennesima cessione di un top o acquisto di un esubero. E anche a tutti i pezzi di commento tipo questo che avete appena letto.
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