Due partite giocate da esterno alto, entrambe contro l'Inter, e i risultati sono stati a dir poco stupefacenti. È questa la nuova idea di Palladino per Dodò, che anche contro il Como, domenica all'ora di pranzo, potrebbe riproporre. In questo modo il brasiliano viene lasciato più libero, con minori compiti difensivi (nonostante sotto questo punto di vista sia migliorato tantissimo), pronto a dare un grande supporto con le sue caratteristiche agli attaccanti viola. Tanto, come confermato dallo stesso calciatore, si sente a suo agio a giocare su quella corsia, qualunque sia il ruolo o posizionamento di partenza. È vero, giocando anche da terzino Dodò è un giocatore che spinge comunque tanto su quella fascia destra, arrivando moltissime volte in fondo al campo per un cross in area di rigore. La cosa che spesso gli manca? La precisione nella scelta finale. Lo stesso compagni Adli, alcuni giorni fa, commentava così un post del terzino: "Ah, cosa saresti con il tiro...". Ma come abbiamo visto, a forza di provarci, i risultati prima o poi arrivano. E il brasiliano non è sicuramente uno che molla. Dicevamo che probabilmente anche contro la squadra di Fabregas Palladino potrebbe fare questo tipo di scelta, soprattutto vista l'assenza di Kean davanti e le condizioni non del tutto perfette di Colpani e Gudmundsson, che comunque ci saranno, anche se molto probabilmente dalla panchina.
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Dodò, tra rinnovo e nuovo ruolo: “Ah, cosa saresti con il tiro…”
Palladino potrebbe confermare Dodò avanzato anche contro il Como, dopo le ottime impressioni contro l'Inter: il rinnovo è ad un passo
Rinnovo alle porte
—Dodò sta dimostrando ogni giorno di più il suo amore per Firenze. Il suo attaccamento alla maglia è qualcosa di unico al giorno d'oggi, ecco perché la Fiorentina starebbe già lavorando al suo rinnovo di contratto. Quello di adesso scade nel 2027, ma l'intenzione dei viola è di prolungarlo fino al 2029, con opzione per il 2030. Dando ovviamente un adeguamento anche al suo attuale ingaggio. Sperando che questo amore non finisca mai, Firenze si gode uno dei suoi pupilli, che ogni partita mette in campo sempre tutto se stesso e che già troppe volte in passato si è visto fermare la crescita a causa di infortuni anche pesanti.
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