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l'intervista

D’Agostino a VN: “Folorunsho mezzala alla Frattesi. Non è Bove, ma copre lacune”

Folorunsho D'Agostino
L'ex viola D'Agostino ha allenato Folorunsho nella stagione 2017/18 alla Virtus Francavilla, ce lo racconta ora che il passaggio alla Fiorentina sembra imminente
Paolo Poggianti Redattore 

Michael Folorunsho (SCHEDA) è prossimo a vestire la maglia viola nell'imminente sessione invernale di calciomercato. L'ex Verona non gioca mai a Napoli con Antonio Conte ed è quindi sul piede di partenza. La Fiorentina lo ha individuato come il perfetto innesto per andare ad irrobustire il centrocampo, orfano di Edoardo Bove. L'accordo di massima (le cifre) ci sarebbe già, con la comune volontà di entrambe le parti di chiudere l'operazione già dopo Fiorentina-Napoli, in programma sabato 4 gennaio.

Per conoscerlo meglio abbiamo contattato chi ha allenato il classe '98 romano agli esordi della carriera. Si tratta dell'ex centrocampista viola Gaetano D'Agostino che lo ha visto da vicino quando sedeva sulla panchina della Virtus Francavilla, nella stagione 2017/18.


Gaetano, senza Bove come vedi la coppia attuale di centrocampo dei viola: Cataldi e Adli? E cosa serve nel ruolo dal mercato?

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Adli e Cataldi sono due giocatori che si completano. Erano tre con Bove nel centrocampo di Palladino. Adli con l'ex Roma aveva maggiore facoltà di spaziare, perché c'era Bove a dare equilibrio e sostegno, e tempi negli inserimenti. Dal mercato il nome che circola è quello di Folorunsho che io conosco molto bene. È diverso da Bove, forse più muscolare.

Lo hai allenato a Francavilla, nella stagione 2017/18. Lui era alla prima esperienza tra i professionisti...

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Sì, è un giocatore più da impatto nella ripartenza ed esplosività. Nell'intelligenza tattica Bove è molto più equilibrato, ma Michael può essere un calciatore funzionale al modulo di Palladino. Intanto perché ha tanta voglia di giocare, viene da sei mesi in cui ha fatto poco minutaggio, però è integro. Folorunsho è un nome che ci starebbe bene a Firenze.

Lo vedi inserito come terzo della mediana di Palladino?

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La sua ricerca va in quella direzione, per andare a sopperire una lacuna con gamba, fisicità, buoni inserimenti e un buon tiro da fuori. Di sicuro metti chili, però con Michael devi cercare di dargli un equilibrio tattico. Può far bene a Firenze, come ha già fatto a Verona. Il Napoli lo ha tenuto, anche se le ambizioni sono alte e con gli acquisti che ha fatto in estate, lui ha trovato poco spazio. È stato intelligente a rimanere lì fino a gennaio, senza fare scelte affrettate. Perché poi ti si apre lo spazio di Firenze che rimane una grande piazza. Per lui, rispetto all'anno scorso a Verona, è sempre un crescendo.

L'annata di Verona tra l'altro lo aveva portato a conquistarsi l'azzurro con Spalletti, non un dettaglio. Dov'è che Folorunsho rende al meglio in campo?

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Può fare la mezzala alla Frattesi, oppure giocare sotto punta per andare a riempire lo spazio e dare fisicità lì davanti. Ha buoni tempi di inserimento, ha un gran tiro, non disdegna la transizione palla al piede. È un giocatore che deve giocare dalla metà campo in poi, è più forte nella fase offensiva che difensiva. Sembra utopia dal fisico che ha, ma è così. Deve essere utilizzato nella prima pressione, è molto fisico e riesce a tenere botta. Se lo metti ad interdire perde un po', invece.

La seconda parte dell'intervista a D'Agostino: "Fiorentina, bastano 2 acquisti. Colpani? Il tempo sta finendo"

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