Il cambio più discutibile è forse quello tra Beltran e Gudmundsson. Una scelta che lascia perplessi, e tra le parole di Palladino traspare anche un certo rammarico per non aver interpretato la partita nel modo giusto. L’argentino, dopo aver deciso la sfida di Cagliari, è tornato nell’anonimato. È vero che Gudmundsson non ha brillato, ma uno come lui – capace di cambiare le partite da un momento all’altro – difficilmente dovrebbe essere tolto. Anche su Beltran, a fine stagione, andrà chiarito quale sarà il suo ruolo nella Fiorentina del futuro.
Poco da dire invece su Colpani e Parisi. Il primo è appena rientrato da un lungo infortunio ed è da sempre un pupillo di Palladino; il secondo sta dimostrando di essere una soluzione utile per la causa viola, garantendo affidabilità e spirito di sacrificio.
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