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Come arriva a questa partita?
—A Rio Ave ha pareggiato 2 a 2: perdeva 2 a 0 alla fine del primo tempo, ma nella ripresa ha pareggiato con il difensore Rivas e l’esterno Gustavo; è sesto in classifica, a 14 punti dallo Sporting capolista. In Conference League, però, ha il record di 11 gare senza sconfitte, considerando la fase preliminare e questo girone. Un viaggio vincente, indimenticabile e che fa sognare.
Quali sono i giocatori più importanti e quale il modulo?
—Il Vitoria gioca con il modulo 4-3-3 scelto dal giovane allenatore Rui Borges, al primo anno al Vitoria. A lui piace il gioco offensivo. I giocatori più importanti sono il centrocampista Handel, i giovani Manu e Nuno Santos, il portiere Bruno Varela, il centrale Toni Borevkovic e la mezzapunta Tiago Silva.
Che partita si aspetta?
—Sono due squadre a cui piace giocare un calcio divertente, a cercare il gol, quindi penso che la prima rete aprirà ulteriormente gli spazi e al gioco. Sarà una partita con un occhio agli altri risultati. Sono entrambe vicine alle prossime sfide, senza avere bisogno di giocare i play-off.
Com’è lo stadio, quanta gente ci sarà e come sono i suoi tifosi?
—L’Estadio Dom Afonso Henriques, nominato in onore al primo re del Portogallo che è nato a Guimaraes, ha una capienza di 33000 posti. I tifosi del Vitoria, al contrario di tantissimi in Portogallo, sostengono solo la loro squadra. Ci sono due gruppi in curva: gli Insane Guys e gli White Angels. Allo stadio c’è sempre un ambiente effervescente e appassionato, con tutti a tifare i ‘Conquistadores’, soprannome della squadra”.
Che cosa si pensa di Rui Costa?
—A Guimaraes non piacciono le stelle delle altre squadre, tanto meno Rui Costa essendo stato il leader e ora il presidente del Benfica, ma è vero che è stato uno dei migliori calciatori della storia del calcio portoghese ed è indimenticabile quando faceva coppia con Batistuta nella Fiorentina degli anni Novanta. A quel tempo il calcio in Portogallo era quasi una religione. Poi ci lega alla Fiorentina un calciatore attuale.
Chi?
—Dodò. Nella stagione 2018-19, quando aveva vent’anni, ha giocato in prestito dallo Shakhtar Donetsk. Fece molta panchina, perché l’allenatore Luis Castro, nella stagione passata all’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo dove adesso allena Stefano Pioli, preferiva come terzino destro titolare Falaye Sacko che ora gioca a Montpellier. Poche partite, ma Dodò segnò una rete pesante in coppa al Boavista, con cui c’è una grande rivalità.
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