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dal napoli a Napoli...

Comuzzo, vedi Napoli e poi…fuori: contro il mancato futuro per tornare al passato

Pietro Comuzzo
Dal Napoli a Napoli...Comuzzo poteva essere azzurro e ora affronta la squadra di Conte: il 4 gennaio ha innescato il suo netto calo
Paolo Poggianti Redattore 

Ci permettiamo di modificare il noto adagio "Vedi Napoli e poi muori" che descrive efficacemente la napolitudine che letterariamente provocherebbe l'allontanarsi dalla città partenopea. Quella sensazione di malinconia descritta dai turisti e dagli stessi napoletani nel momento in cui si allontanano dal golfo di Napoli. Non crediamo che si tratti di malinconia nel caso di Pietro Comuzzo, ma è indubbio che la vista di Napoli (sfiorata) e del Napoli (al Franchi) gli abbia provocato più di uno scompenso, emotivo e fisico. Lo dimostra il suo rendimento in campo che ha risentito di un periodo di appannamento che possiamo far coincidere proprio con l'inizio del 2025. Da quel momento è iniziata una netta flessione.

Minutaggio e prestazioni in calo

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Le statistiche di Comuzzo evidenziano un minutaggio in calo rispetto alla prima parte di stagione, in cui era il perno inamovibile della difesa della Fiorentina. Poi alcune prestazioni incerte e il recupero di Pongracic, hanno portato Palladino a preferirgli il croato. Nella scheda con l'elaborazione statistica a cura di Sofascore si può notare il confronto tra il rendimento di Comuzzo del 2024 (agosto-dicembre) e quello del 2025 (gennaio-marzo).


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Comuzzo Sofa Score

Solo i vent'anni o c'è di più? 

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Non è il solo ad aver accusato una flessione, anzi è tutta la difesa della Fiorentina che ha subito un netto calo, tornando su numeri simili agli ultimi due campionati. Certo è che un elemento chiave per la solidità difensiva della squadra era proprio il giovane talento classe 2005. Palladino gli ha dato fiducia fin dall'inizio e lui - a suon di prestazioni - si è preso il posto da titolare indiscusso. Dopo un brillante inizio di stagione, è a cavallo tra il 2024 e l'inizio del nuovo anno che per Comuzzo si sono accesi i primi campanelli d'allarme. Alcuni errori di troppo, il mercato col Napoli interessato e l'offerta respinta al mittente hanno certamente influito. Dall'inizio del 2025, precisamente dal 4 gennaio nella partita contro il Napoli che ha aperto l'anno si è arenato. Scricchiolii che si sono manifestati in alcune prestazioni incerte, come quella contro il Napoli all'andata in cui commise un errore piuttosto madornale per il goal del definitivo 0-3 siglato da McTominay. In quella partita ci fu il ritorno della difesa a tre schierata da Palladino. Con Comuzzo al centro, Moreno e Ranieri a completare il reparto.

Parola alla difesa

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La difesa della Fiorentina ha subito numerosi cambiamenti nel corso della stagione, con Palladino che ha alternato il modulo a tre e a quattro dietro. Se da un lato questa flessibilità permette di adattarsi agli avversari, dall’altro può creare difficoltà nei riferimenti difensivi. L’inizio di stagione ha visto una difesa a tre con Pongracic, Ranieri e Comuzzo, ma il momento migliore della squadra è arrivato con la linea a quattro, sebbene Gosens ne sia stato il più penalizzato. Palladino sa meglio di chiunque altro come stia fisicamente e mentalmente quel ragazzo che ha trascinato i viola in difesa fino al giro di boa. Con il ritorno della Conference League e i nuovi acciacchi di Pongracic, sono già riprese le rotazioni in difesa. Senza trascurare le possibili varianti tattiche con il ritorno della difesa a tre che appare ormai consolidato nelle idee del tecnico gigliato. Domani Pongracic con ogni probabilità non sarà della partita e Comuzzo è chiamato a non farlo rimpiangere, con Marì al centro e il sodale Ranieri a completare il reparto.

"Ricomincio da tre"

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Restando alle citazioni delle arti partenopee, nel film "Ricomincio da tre" di Massimo Troisi il protagonista Gaetano (lo stesso Troisi), in cerca di nuovi stimoli decide così di lasciare casa, lavoro e amici per trasferirsi a Firenze dalla zia. È qui che ricomincia un nuovo capitolo della propria vita. Ci auguriamo che per per Pietro possa accadere lo stesso, lasciando da parte "o'passato" e quello che poteva essere e non è stato, per costruirsi un presente innanzitutto e un futuro di soddisfazioni con indosso la maglia viola.

Pietro Comuzzo, Raffaele Palladino