In cosa eccelle secondo lei?
—Conosce bene i tempi di gioco, ha qualità e tecnica. Ma è un ragazzo che il meglio lo deve ancora dare. C'è sempre il momento in cui scatta qualcosa nella testa di un calciatore. Penso che abbia trovato la motivazione giusta. Però una partita non cambia tutte le carte in tavola. È importante che trovi continuità. Se lui dimostrerà di averla, con tutte le qualità di cui è in possesso, raggiungerà i suoi obiettivi e svilupperà tutte le sue caratteristiche. Non gli manca nulla. Ha un bel tiro da fuori con cui riesce anche a trovare dei gol, ha il piede dolce con cui riesce a servire alla perfezione i compagni. Nel calcio di oggi è importantissimo dare la palla giusta, visti i pochi spazi in campo. Le squadre si difendono bene e in maniera organizzata. Ripeto, farà strada, ma dipende soltanto da lui.
La Juve ha fatto un errore a cederlo?
—Nel calcio nessuno è perfetto e di errori se ne fanno. Se lui trova la continuità e capisce che non deve giocare a fasi alterne, farà una carriera davvero ad alti livelli. Gli serve trovare equilibrio, sotto tutti i punti di vista
Si ringrazia Ariedo Braida per la cortese disponibilità
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