Il segreto comunque, se si può definir tale, in partite come questa è sempre lo stesso: fare gara (almeno) pari sul piano dell'intensità e dell'applicazione. A quel punto, la qualità (superiore) emergerà da sé. A proposito. L'assenza di Bonaventura peserà parecchio, ma offre a Infantino (dovrebbe giocar lui al posto di Jack) una ghiottissima occasione per mettersi in mostra. Dicono che Italiano ne stia rimanendo particolarmente impressionato e questa, per l'argentino, è la serata migliore per confermare al mister quanto di buono pensa di lui. Occhio, però, perché nella testa dell'allenatore sta girando una (pazza) idea. Non per l'immediato, magari, ma per un futuro magari non troppo lontano. Il riferimento è a Maxime Lopez (che per il tecnico non può essere l'alternativa a Jack come trequartista) e ad una possibile coesistenza con Arthur. Non nel 4-2-3-1 (in quel caso i due sono alternativi) ma in un 4-3-3 nel quale l'ex Sassuolo agirebbe da mezzala.
Si vedrà. Per il momento, testa al Genk. Sperando che Beltran trovi il primo gol in maglia viola (ma guai, anche in quel caso, a sparare su Nzola) e che Nico abbia recuperato dagli sforzi con l'Argentina. Perché gran parte dell'ambizione di andare oltre la Fiorentina capace di giocarsi due finali passa da lui e perché, aspettando i gol dei centravanti, è lui che sta trascinando i compagni. In chiusura, non posso non ringraziare il direttore Saverio Pestuggia e tutta la squadra di Violanews per avermi concesso questo spazio. Un viaggio da fare insieme che inizia oggi, augurandoci che ci porti più lontano possibile. Ad Atene? E perché no...
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