i giudizi

Lazio-Fiorentina, pagelle VN: Nico trascina una Viola finalmente convincente

Paolo Poggianti

TERRACCIANO 6 - Incolpevole sul goal di Casale che lo fulmina mettendola all'angolino. Non si capisce con Milenkovic alla mezz'ora, poi riesce a rimediare prima che la palla diventi preda di Felipe Anderson.

DODO' 6,5 - Torna sul luogo del delitto a distanza di due settimane e stavolta ne esce a testa alta. Il brasiliano si fa vedere in proiezione offensiva e dialoga spesso coi compagni sovrapponendosi. Una prova che è un'iniezione di fiducia per vedere il brasiliano ad altri livelli dopo le ultime disastrose apparizioni.

MILENKOVIC 5,5 - Non bene in marcatura su Casale su situazione di calcio d'angolo. L'omologo laziale è più lesto di lui nel rimpallo e lo brucia sul tempo per battere Terracciano. La difesa balla spesso nel primo tempo, poi pian piano l'intesa con Ranieri migliora e la linea a quattro ne beneficia, ritrovando l'equilibrio. Occasione gigante nel recupero per vincerla, ma colpisce la traversa.

RANIERI 6 - Rispolverato a sorpresa a fianco di Milenkovic, in avvio mette in luce tutte le ruggini e difetta in sicurezza. La coppia col serbo non dà affidabilità alla retroguardia. Nella prima mezz'ora ogniqualvolta che la Lazio si spinge in attacco, la difesa viola va in sofferenza. Prende coraggio e fiducia nel corso del match e chiude in crescendo, una prova tutto sommato sufficiente. Dal 85' IGOR

BIRAGHI 5,5 - Compone la corsia di sinistra con Barak e Gonzalez, praticamente inedita in stagione. Si propone con continuità in fase offensiva, ma difetta spesso di precisione nell'ultimo passaggio. Non quando una sua combinazione con il ceco libera l'argentino che sbaglia la misura del cross. Nel secondo tempo accompagna l'azione allargandosi quasi da ala per lasciare a Saponara il centro del campo.

AMRABAT 6,5 - Torna ad essere perno di una mediana a tre tra Barak e Bonaventura, si conferma il grande recuperatore di palloni che tutti conoscono. Le difficoltà nascono quando è la Fiorentina a dover ideare soluzioni e trame dalla metà campo in su. Ancor più tentacolare nel secondo tempo, quando rincorre chiunque e mette pressione alla mediana biancoceleste. Perde una palla

BARAK 6 - Prova a proporsi spesso come riferimento per dialogare coi compagni, soprattutto nell'asse tutto mancino con Biraghi e Gonzalez. Non eccelle nelle pulizia dei passaggi, ma fa tanto lavoro sporco in copertura. Nel secondo tempo si sacrifica per permettere a Bonaventura di sganciarsi in più di un coast to coast.

BONAVENTURA6,5 - Mascherato in faccia, ma sotto la stessa determinazione di sempre sul volto. Gonzalez segna un goal magnifico, ma deve dividere parte del merito con Jack che avvia l'azione e accompagna l'argentino nel fraseggio fino alla conclusione. Esce stremato

Dal 74' MANDRAGORA 6 - Si mette accanto ad Amrabat per dare sostanza alla mediana in un momento in cui la Lazio stava prendendo il centrocampo. Va anche alla conclusione da fuori, ma il suo mancino viene neutralizzato dal fuorigioco a inizio azione.

KOUAME (FLOP) - Dal 46' SAPONARA 6,5 - Entra in avvio di secondo tempo per Kouame e pur con i ritmi non elevati dà tutta un'altra spinta alla manovra offensiva. In pieno recupero si crea lo spazio per calciare di sinistro sul primo palo, ma Provedel gli dice no.

JOVIC 6 - Non si vede per i primi 25' di gara, inghiottito tra Romagnoli e Casale che lo annullano. Al primo pallone toccato è lui a impensierire Provedel con un tiro di prima intenzione da fuori area. Bella la torsione sul colpo di testa su cross di Dodò innescato dallo stesso attaccante serbo. A differenza dell'ultima uscita all'Olimpico si dimostra vivo e al servizio della squadra. Un passo in avanti anche per lui.

Dal 85' CABRAL SV - Giusto il tempo di tornare ad assaggiare il campo.

NICO GONZALEZ (TOP) -  Dal 74' IKONE' 6 - Ha il difficile compito di sostituire il migliore nelle fila viola. Si vede poco in realtà, entrato nel momento di massima pressione della Lazio. Barak lo trova benissimo nel primo di recupero, ma Zaccagni è miracoloso a schermargli la conclusione in scivolata.

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