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La storia del Rapid Vienna, un glorioso passato. E occhio al “nuovo Huntelaar”

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Uno sguardo al Rapid Vienna, i pulricampioni d'Austria. Che battendo il Debrecen si sono garantiti la sfida con i viola
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

L'avversario della Fiorentina nel play off di Conference sarà il Rapid Vienna [leggi il tabellone completo]. I gigliati aspettavano il risultato di questa sera per scoprirlo. Il Rapid, dopo lo 0-0 dell'andata, ha battuto gli ungheresi del Debrecen nella gara di ritorno, per 5-0. Ma adesso andiamo a scoprire le caratteristiche degli austriaci, che saranno l'ultimo ostacolo per la Fiorentina prima dei gironi di Conference League

I pluricampioni

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Il Rapid Vienna a differenza di quanto si creda è la squadra più popolare in Austria. Ma il Salisburgo, l'Austria Vienna e anche lo Sturm Graz stanno raccogliendo di più negli ultimi anni. Grazie a proprietà solide e grande scouting. Infatti il Rapid ha terminato lo scorso anno al quarto posto. Davanti però ai rivali cittadini dell'Austria Vienna, con il quale c'è un acceso derby. La squadra vanta 32 campionati in patria e nessuna retrocessione. Anche se il titolo ormai non arriva dal 2007-08. Lo stadio è il bellissimo Allianz Stadium. Capacità di 24mila posti, non a caso nominato stadio più moderno d'Austria, al momento della sua inaufìgurazione. Datata 2014, per un costo totale di 53 milioni. In Europa non hanno risultati di grandi rilievo. Se non una presenza ai gironi di Champions League nel 2005/06. Poi da li in poi solo uscite ai preliminari, o al massimo sedicesimi di finale di Europa League. Mentre nella bacheca a livello internazionale vantano due coppe Intertoto.


Dalla vecchia gloria in panchina, al nuovo Huntelaar

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Il giocatore più pericoloso è Marco Grull, esterno che ha segnato 6 gol e sei assist nell'annata precedente. E che ha già segnato contro il Debrecen. Il gol che è valso il 3 a 0. Anche il giovane portiere Hedl potrebbe essere interessante. Infine c'è la punta, e capitano che è Guido Burgstaller. Attaccante a fine carriera, ma con un buon curriculum, anche lui in gol stasera in Ungheria. Con un passato nello Schalke, dove sostituì Huntelaar, idolo della Ruhr. Prima di tornare nel suo Rapid, dove ha segnato 22 gol lo scorso anno. Giocatore forte fisicamente e di esperienza. Va detto che il tasso tecnico della squadra di Barisic, leggenda del club e ora allenatore, è piuttosto basso. Barisic schiera la sua squadra con un 4-3-3, o con un 4-4-2. Con Seidl che si affianca a Burgstaller, o che si allarga nel tridente. Però le squadre austriache sulla scia del Salisburgo propongono un calcio fresco e aggressivo, quindi la Fiorentina dovrà fare attenzione. E occhio alla loro condizione fisica, infatti in Austria la stagione è già iniziata da 3 giornate. Dove i capitolini hanno racimolato 4 punti, non un grandissimo inizio. Ma questo sarà un fattore da tenere di conto nelle sfide di agosto

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