"Faremo parlare il campo". Una dichiarazione che, nel mondo del pallone, ascoltiamo quotidianamente da parte di calciatori, allenatori e addetti ai lavori. Un'espressione che ha spesso come scopo principale quello di allontanare l'attenzione da quelle che sono le questioni extra campo. Come un'Ave Maria recitata a memoria, però, il vero significato della "risposta sul campo" sembra quasi sempre passare in secondo piano se non viene, addirittura, trascurato del tutto. Questo, però, non è accaduto con Dusan Vlahovic.
Uragano Dusan
La miglior risposta di Vlahovic
Dusan Vlahovic è stato ed è al centro di un caso che ha di fatto spaccato Firenze in due. Ma il serbo ha scacciato via le pressioni nella maniera migliore: con i gol
L'annuncio del mancato rinnovo, la rabbia, legittima, di Firenze e i fischi, promessi e arrivati, nel primo match casalingo della Fiorentina dopo l'esplosione del caso. Le pressioni che ha vissuto Vlahovic nelle ultime settimane avrebbero, probabilmente, schiacciato chiunque. A prescindere da ogni discussione per quel che riguarda la vicenda rinnovo, il serbo ha però deciso davvero di far parlare il campo. E dopo il rigore rifiutato col Cagliari (riscattato con quella pennellata su punizione), Dusan con lo Spezia è tornato a guidare l'attacco Viola col suo solito fare da fuoriclasse.
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Tre gol per per spegnere le voci di chi lo voleva in tribuna, tre gol per dimostrare a tutti totale professionalità, tre gol che certificano come ci si trovi di fronte ad un attaccante straordinario. Ma soprattutto, tre gol che proiettano la Fiorentina nelle parti più alte della classifica. Questo voleva Dusan, questo voleva Firenze: che fosse il campo a parlare. Vlahovic andrà via, va metabolizzato, ma, fino a quel momento, la Fiorentina non può rinunciare al suo giovanissimo bomber che continua a stupire. Un centravanti che sa perfettamente cosa significhi "rispondere sul campo". E Firenze, indipendentemente da tutto, apprezza chi dà tutto per la maglia Viola.
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