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La leva calcistica della classe ’98: Dodô, il Brasile e le ali ai piedi

La leva calcistica della classe ’98: Dodô, il Brasile e le ali ai piedi - immagine 1
Dodò raggiunge Igor e Cabral. Elementi in comune? Brasiliani, classe 1998

Paolo Poggianti

L'arrivo ufficiale di Domilson Cordeiro dos Santos, meglio noto come Dodô porta a tre il numero dei brasiliani nella rosa della Fiorentina. Una truppa a tinte verdeoro che non condivide la sola nazionalità, ma anche l'anno di nascita: il 1998. Un'annata che, insieme alle latitudini, lega il neo arrivato Dodô ai connazionali Igor e Cabral. Vincenzo Italiano lo ha voluto fortemente, desideroso di inserire una nuova freccia nella propria faretra. E puntellare così la corsia destra, rimasta orfana di Odriozola. Parafrasando "il principe" Francesco De Gregori, con lui "la leva calcistica della classe '98" si candida a ricoprire un ruolo importante nell'economia viola.

Il pendolino Dodô

Il terzino proveniente dallo Shakhtar non disputa una partita ufficiale da dicembre, a causa della guerra scoppiata in Ucraina. Eppure il suo arrivo a Moena, al termine del ritiro, ha già creato un entusiasmo contagioso tra i tifosi. Dopo la lunga attesa per vederlo in viola, l'ambiente ripone in lui grandi aspettative, suffragate dal biglietto da visita che lo precede. Non un semplice terzino di una difesa a quattro quello ammirato sui campi di Champions. Un vero e proprio pendolino instancabile, in grado di garantire una spinta costante nell'arco dei 90'. Una caratteristica che il tecnico viola ha dimostrato di saper valorizzare nel proprio schieramento, così da rendere i propri terzini delle ali aggiunte. E a tal proposito nella rosa della Fiorentina figurano altri tre giocatori nel 1998: Youssef Maleh, e le ali offensive Jonathan Ikoné e Nicolás González. Non ce ne voglia l'italo-marocchino, ma è soprattutto con questi ultimi due che Dodô sarà chiamato a formare una catena in grado di mettere in difficoltà qualunque avversario. "Il ragazzo si farà, anche se ha la spalle strette"? Non resta che vederlo all'opera, di certo c'è che questo altr'anno giocherà (in maglia viola) con la maglia numero 2...

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