00:09 min

esclusive

La Fiorentina trasloca a Empoli e il Franchi resta scoperto. Nzola, è la tua serata

Enzo Bucchioni Editorialista 

Sono molti gli interrogativi ancora senza una risposta che ruotano intorno ad una vicenda, quella del restyling del Franchi, che è da sempre contraddistinta da tante, troppe incognite

Purtroppo ci siamo. Siccome i famosi nodi vengono quasi sempre al famoso pettine, ecco la cruda realtà che i trombettieri vi avevano sempre nascosto: nel nuovo Franchi restaurato la Maratona e la Ferrovia non saranno coperte, i tifosi continueranno a prendersi acqua e neve sulla testa e non solo. Il restauro è un grande, incredibile pasticcio che da anni viene fatto passare come una straordinaria idea e un evento eccezionale, e adesso tutti se ne stanno rendendo conto. C’è ancora chi cerca di mascherare e di minimizzare, ma la vicenda del Franchi un pasticcio era e un pasticcio resta, anzi nel frattempo è diventato un pasticciaccio. E anche quelli che davanti a un progetto infelice pensavano “vabbè, almeno non mi bagno”, per diversi anni ancora dovranno andare a vedere la Fiorentina con ombrello, impermeabile e aspirina. Il consiglio comunale ha avuto il coraggio di approvare questo nuovo progetto, andando ancora dietro al sindaco Dario Nardella che per orgoglio non molla di un centimetro anche a pochi mesi dalla fine mandato, di fronte a un fallimento totale che pagherà l’intera città e non solo il quartiere di Campo di Marte. Per fortuna questa volta non ci è stato mostrato un altro plastico, sarebbe stato impietoso passare dallo “stadio più bello d’Italia” presentato due anni fa, a uno stadio scoperto che farà ridere mezza Italia e incavolare tutti i tifosi viola meno quelli della Fiesole, unica curva coperta nel progetto rivisitato e corretto. Ricordate la mega-presentazione nel salone dei 500 con tutti i vip del calcio mondiale (alcuni pagati) ad ammirare a bocca aperta il meraviglioso plastico nardelliano? C’è rimasta soltanto la bocca aperta per imprecare e il proverbiale, inconcludente ottimismo nardelliano. Non sono stato un mago nel prevedere tutto questo o quasi, bastava informarsi, capire, prevedere ed essere meno asserviti. E se Nardella mi ha bloccato sui social e ha cercato di farmi tacere, non importa niente a nessuno, quello che non è riuscito a fare è il vero restauro del Franchi incautamente promesso e ripromesso.

Tanti dubbi sul progetto-restyling

—  

E non cadiamo neppure nella trappola politica, i 55 milioni che mancano non sono stati tagliati dal Governo, ma dall’Europa perché, ricordiamolo, erano stati chiesti per il recupero delle periferie degradate e Campo di Marte è invece un importante quartiere residenziale. E comunque anche quei soldi non sarebbero bastati per fare l’opera ipotizzata e data in pasto alla propaganda, vorrei solo sapere quanti milioni nostri sono stati buttati in progettazioni e presentazioni, ma presto lo saprò. Ora Nardella promette l’inizio dei lavori a gennaio, ma gli interrogativi sono ancora molti. E le levate di scudo altrettante. Intanto c’è una gara d’appalto dei lavori da fare, delle buste da aprire, e, ricordiamolo, la precedente gara andò deserta. Ammesso e non concesso (basta aspettare) che questa volta qualcuno si presenti visto che c’è la copertura finanziaria, e vada tutto liscio, pensate davvero che un cantiere si possa montare così rapidamente da iniziare i lavori a gennaio? Auguri. E comunque ci sono altri aspetti che aspettano risposte. Ricordiamo che nel nuovo progetto non sono più previsti i parcheggi, che la tranvia ne porterà via moltissimi, stravolgerà viale dei Mille, cosa succederà di Campo di Marte? E’ quello che si chiedevano in sostanza ieri gli ingegneri in un documento. E non fatevi incantare neppure dal “salviamo il Franchi che veniva giù a pezzi”, un restauro conservativo da trenta-quaranta milioni con l’affido al Quartiere sarebbe bastato: lo stadio andava fatto costruire da un privato lontano da Campo di Marte. E comunque, altri interrogativi ad oggi sono senza risposta. Dove andrà a giocare la Fiorentina? E’ uno. Serviva buttare dieci milioni sul Padovani se i viola non ci andranno? E’ il secondo.

Viola a lavoro per giocare a Empoli

—  

La Fiorentina intanto tace, Rocco Commisso ha lasciato Firenze senza incontrare Nardella. I “buoni rapporti” continuamente sbandierati dal sindaco sono in realtà fermi al freddissimo “buongiorno e buonasera” e a una vicinanza di posto in tribuna d’onore. Rocco non ha dimenticato che lo stadio non glielo hanno fatto fare e senza stadio di proprietà la Fiorentina faticherà a incrementare le entrate e quindi a crescere. E’ anche ormai chiarissimo che la società viola non metterà un euro nel restauro, ma neppure nel Padovani che con i soli dieci milioni del comune e lavori parziali, non potrà comunque ospitare gare di serie A. E allora? L’unica certezza è l’addio al Franchi della Fiorentina, per contratto d’affitto, dal primo luglio dell’anno prossimo. Si sta lavorando sulla soluzione Empoli, ma comunque la Fiorentina avrà un grande danno economico e sportivo. La durata prevista dei lavori è di due anni, ma i dubbi non sono pochi. La Fiorentina fuori Firenze per due-tre anni e forse di più è intollerabile, ma questo problema non andava risolto e le soluzioni non andavano proposte nel momento in cui tre anni fa è partita l’idea di restaurare il Franchi? Già. Se lo sono ricordati solo nella scorsa primavera, da qui la corsa al Padovani. Dopo aver visto il Viola Park, pensate soltanto a cosa sarebbe stato lo stadio costruito da Rocco. C’è da mangiarsi le mani, ma anche il fegato.

La probabile per il Cukaricki

—  

Ho cominciato dal Franchi perché interessa il presente della Fiorentina, ma pensare al futuro è fondamentale. E questa vicenda dello stadio rischia, purtroppo, di comprometterlo. Pensate soltanto a tre campionati giocati forse a Empoli e probabilmente a Sassuolo per le gare europee. Tre anni di disagi per ritrovarsi anche dopo l’acqua in capo… Sono curioso di vedere lo stadio del Cukaricki e non è una battuta. Magari è meglio di tanti di Serie A. Ci giocherà la Fiorentina alle 18:45 e lo sappiamo bene. Partita sulla carta facile, ma da prendere con grande attenzione in assoluto e anche per il risultato dell’andata che i serbi cercheranno di vendicare. Alla Viola servono gol per sistemare una eventuale differenza reti, la speranza è che segni finalmente Nzola. Sarebbe la notizia più bella della serata. In attesa, fuori Beltran e Kayode rimasti a Firenze, prevediamo un bel turn over con Christensen in porta, in difesa Pierozzi a destra, centrali Milenkovic e Ranieri, Parisi a sinistra. In mezzo Barak, Lopez e Duncan. Davanti Ikonè, Nzola e Brekalo. Strada facendo mi aspetto anche Mina, Infantino e Sottil.



Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.