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La Fiorentina esce con dignità, ma questa squadra sta finendo le batterie

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Ecco l'editoriale di Enzo Bucchioni in esclusiva per Violanews.com. La sua analisi di Atalanta-Fiorentina ma non solo
Enzo Bucchioni Editorialista 

Pensieri in libertà dopo un’eliminazione che brucia. Dove è finito il vero Milenkovic?  Come mai non ci hanno fatto vedere le immagini del Var sul gol di Lookman?  Sempre i soliti errori in difesa. La finale l’ha conquistata Carnesecchi. Ci poteva stare un rigore su Nico.

Non ne è andata bene una. Mettete tutto assieme e miscelate, ne esce una partita da dimenticare. La Fiorentina s’è battuta, ce l’ha messa tutta, è stata in campo con dignità anche in dieci, ma è sempre stato chiaro che per andare in finale, per superare l’Atalanta la squadra viola non avrebbe dovuto sbagliare nulla o quasi. Purtroppo non è andata così.  Gli errori ci sono stati eccome, sempre nella fase difensiva. E la Fiorentina ha fatto capire ancora una volta di più, quello che stiamo intuendo da un paio di mesi: stanno finendo le batterie.


Questa è una squadra in riserva che cerca di ottimizzare tutto e tutto per arrivare in fondo, con volontà, con carattere, ma a certi livelli è impossibile competere se i tuoi pochi giocatori in grado di fare la differenza (Nico e Bonaventura) quella differenza non la fanno più e se gli altri sono più o meno tutti stanchi e acciaccati. E’ la storia raccontata e riraccontata di una squadra che è andata oltre il suo valore tecnico, che da tre anni gioca in continuazione, come nessun’altra italiana, ha centrato cinque semifinali e due finali, ma adesso davanti a sè vede la scritta “fine ciclo”. Si spera, naturalmente, che riesca ad averne ancora nelle due semifinali col Brugge, che si ritrovi a raschiare ancora il barile, ma è tutto complicato.

Eppure un’Atalanta piena di energie è stata messa in difficoltà, la personalità della Fiorentina ha fatto sperare che un’altra finale fosse possibile. Il rimpianto è nella gara d’andata, le mani di Carnesecchi (una parata da cineteca) hanno impedito il due, ma anche un tre a zero che sarebbe stato meritato. Anche ieri sera la Viola ha cominciato bene, ha fatto la sua partita ma se al primo attacco degli avversari un centrocampista sbaglia (Mandragora) e può sbagliare, ma dietro non ci sono marcature preventive e la difesa (Ranieri)  non si aspetta l’errore che si deve comunque e sempre temere, tutto diventa una salita lunghissima. E molto impervia.

Il Var ha salvato la Viola (grande gol di Scamacca), ma subito dopo non ha avuto il coraggio di chiamare l’arbitro a rivedersi il pestone di Carnesecchi su Nico quando la palla era ancora in volo. Ho visto dare rigori per falli molto più lievi. La Fiorentina ha provato a fare la partita, ma la concretezza dell’Atalanta e la sua forza fisica sono diventate un fattore decisivo con il passare dei minuti e la sempre minore lucidità della Fiorentina offuscata dalla fatica. Milenkovic e Ranieri hanno sbagliato il posizionamento, in due contro Scamacca. Il serbo ha pure fallito l’intervento e il rimedio è costata l’espulsione.

Una Fiorentina stanca non poteva reggere in dieci contro undici. E’ stato chiaro da subito, ma c’ha provato, ha trovato energie nervose e orgoglio per pareggiare. Poi però le sostituzioni di Gasp sono state letali per qualità e freschezza dei nuovi entrati. Chi recrimina e accusa ancora una volta Italiano, faccia quel giochino che mi piace tanto. Quanti giocatori della Viola sarebbero titolari nell’Atalanta?  Forse Nico, forse Dodò e Bonaventura quando sono in gran forma. E allora, di cosa parliamo?

Comunque l’eliminazione, che probabilmente sarebbe arrivata nei supplementari, l’ha sancita il Var allo scadere annullando un fuorigioco segnalato dall’assistente. Perché non ci hanno fatto rivedere le immagini del computer? In diretta e nei replay il fuorigioco sembrava netto, magari lo era davvero, ma per correttezza e rispetto dei tifosi viola mi sarebbe piaciuto vedere la valutazione dell’occhio elettronico e le ormai famose linee. Un’occasione di trasparenza persa. Peccato.

Una sconfitta che lascia amarezza e delusione, ma con la solita grande sportività e realismo i tifosi presenti a Bergamo hanno comunque applaudito la prestazione di un gruppo che ha dato e sta dando tutto. A casa, in poltrona, invece i Soliti Noti stanno festeggiando “sotto i baffi”, senza darlo a vedere, ma già parlano di programmi fatti solo per vivacchiare (senza sapere niente sul futuro) e di Firenze che merita molto di più di questa Fiorentina.

Detto che tutti dobbiamo fare di più e meglio, tutti i giorni, e anche da Rocco Commisso mi aspetto un miglioramento di questa squadra per non abbassare il livello raggiunto, con l’arrivo di un allenatore capace di proseguire il lavoro di Italiano, non si può dimenticare (sarebbe scorretto) quello di buono che questa squadra ha fatto nel triennio. E’ andata oltre in molti casi, in altri è al livello della storia e dei bilanci della Fiorentina. Le finali e le semifinali stanno a dimostrarlo.

Chi racconta che la Fiorentina deve competere con le grandi racconta balle. Ora la narrazione negativa parla pure del Bologna come uno smacco per Rocco. Sartori e Motta hanno fatto cose straordinarie, è evidente. Ma perché non diciamo anche che Saputo è presidente da dieci anni e il Bologna non andava in Europa da venticinque stagioni? Elogiare questa società oggi è giusto, invidiarla e farla diventare un esempio è solo un altro esercizio di scorrettezza.

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