In certe situazioni, quando non sfondi, quando non riesci a metterti in moto, a prendere in mano la partita, diventa anche più facile prendere gol in contropiede, con la difesa messa male e giocatori poco protetti che mostrano i loro limiti. Lo abbiamo detto mille volte, la Fiorentina funziona quando funziona il gioco, non ci sono campioni soprattutto in difesa e i limiti emergono sempre in situazioni come quelle di ieri sera.
Serate che capitano alle squadre giochiste, a chi si affida al gioco e non ha giocatori di altissimo livello. Guardo spesso il Brighton di De Zerbi e anche all’interno di un altro miracolo calcistico, quando il gioco non funziona, ci sono cadute simili a questa della Fiorentina. E’ l’altra faccia della medaglia, un aspetto sul quale lavorare, magari adottando strategie diverse quando si capisce che non è serata. E’ già successo puntualmente in questo inizio di Conference: tutti si sono chiusi e hanno aspettato. Lo faranno sicuramente anche quelli del Cukaricki giovedì sera, quindi massima attenzione.
Cosa mi aspetterei
—Ora mi aspetto un comportamento maturo da parte dei Soliti Noti, anche se ho i miei dubbi, e da quella frangia della tifoseria che non è mai contenta. E’ il momento di crescere anche nelle sconfitte. Spero di non ascoltare più commenti disfattisti, spero non si rimettano in moto (ma li ho già sentiti) gli anti-Italiano o quelli che hanno del livore contro Rocco e la sua gestione.
Non può e non deve essere una sconfitta, anche se inattesa e bruciante, a minare certezze ormai acquisite attorno a questo gruppo che è dentro un evidente processo di crescita, non a caso resta in alto in classifica. Anzi, spero che finalmente succeda l’esatto contrario e questo gruppo lo meriterebbe: solo fiducia e sostegno. Di bischerate, comunque, ne ho già sentite a sufficienza come quelli che vogliono due punte dall’inizio. Non si sono accorti che in campo ce n’erano tre? Nzola, Nico e pure Brekalo poi sostituito da un esterno ancora più d’attacco come Sottil. O quelli contro Nzola a prescindere. Quanti palloni giocabili gli sono arrivati? Non ha le qualità per vincere le partite da solo, funziona se il gioco funziona. Ho sentito attacchi anche a Kayode. Inacettabili. Ha giocato male, è evidente. Ma nei giovani gli alti e i bassi sono nella norma e poi mettetevi nei suoi panni, pensate a quello che lo ha coinvolto nelle ultime settimane, contratto compreso. Non è facile estraniarsi da tutto, ancora più complicato a diciannove anni, quindi sostenerlo e capirlo è il minimo. Dubbi zero.
Resta la brutta serata sulla quale riflettere alla vigilia di due partite di campionato molto complicate a Roma contro la Lazio (lunedì) e la Juventus domenica cinque novembre al Franchi. Squadre forti tecnicamente e tatticamente evolute. Anche Sarri, un giochista per eccellenza, contro la Fiorentina si chiude spesso e cerca le ripartenze. La Juventus lo fa per cultura. Ma la Fiorentina l’antidoto ce l’ha: dovrà ripetere la partita giocata contro il Napoli. Ne riparleremo, ora c’è il Cukaricki e mi aspetto ampie rotazioni per vedere gente che può dare molto come Barak, Maxime Lopez, Beltran o risorse da recuperare in fretta come Ikonè e Biraghi.
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