Come SuperMario
—Un tecnico con cui il nuovo attaccante viola non si è preso è invece il Ct Luciano Spalletti, che lo ha inserito nelle prime convocazioni ma non la ha più richiamato. E c'è chi giura che quando parlava di risatine da evitare quando si è in azzurro, si riferisse proprio a lui e a quando – con l'Under 21 – tardò alla riunione tecnica e si mise a ridere in faccia a Gigi Di Biagio che lo rimproverava. Roberto Mancini invece aveva tentato da fargli da secondo padre portandolo in Nazionale da giovanissimo. Un po' come faceva con Balotelli ai tempi del Manchester City prima di scaricarlo per i suoi atteggiamenti da bad boy.
Il nuovo Balotelli. Già Supermario. Al di là del colore della pelle, del fatto di essere nati entrambi in Italia, del ruolo e del carattere come minimo esuberante, sono diverse le similitudini tra Kean e l'attuale attaccante dell'Adana Demirspor. Una, ad esempio, è che la Fiorentina ha pensato spesso di portare in riva all'Arno anche Balo. Ai tempi dei Della Valle e da quando al timone c'è Rocco Commisso. Non se n'è mai fatto nulla anche per il gradimento freddino che la piazza ha sempre fatto trapelare. Eppure in molti restano convinti che Firenze fosse la piazza ideale per chi, come Balotelli, per rendere al massimo sente il bisogno di essere coccolato. Concetto che vale anche per il nuovo acquisto viola in pectore, che nel tempo libero ama dilettarsi nella musica. Vietato ripensare a Gollini visto com'è andata: meglio ascoltare “Outfit”, il suo primo singolo.
Il rap e Leao
—L'amicizia con Leao. Tre minuti di rap che possono servire per conoscere meglio Kean dal punto di vista umano e che dicono molto della sua passione per la moda. Ideale per la città di Pitti che fa dello stile un dogma di vita. In studio di registrazione, poi, si è cementata l'amicizia con uno dei migliori giocatori della serie A: Rafael Leao. Meno incline agli eccessi fuori dal campo, il portoghese è un altro che vive comunque di alti e bassi. Tanto portato a far arrabbiare i tifosi nelle giornate no (come fin qui all'Europeo di Germania), quanto imprendibile e destinato ad accendere la fantasia se al meglio. A proposito, la prestazione di Leao con gol e assist di tacco per Loftus Cheek dello scorso marzo al Franchi con la maglia del Milan strappò un applauso anche ai tifosi viola.
E adesso Firenze
—Tappa decisiva per la carriera di Kean. Pronti ad essere inflessibili se l'attaccante tanto voluto da Palladino sbaglierà comportamenti perché a 24 anni non si è più giovanissimi per il calcio, ma anche ad eleggerlo nuovo beniamino qualora invece confermi che di lui non si dicesse a caso fin da bambino che che era un predestinato. Perché da queste parti ci sono i Guelfi e i Ghibellini, ma tutti i fiorentini sanno riconoscere la classe e il bisogno di sentirsi amati per rendere al meglio. Per questo, forse, Balotelli avrebbe potuto esaltarsi in viola. Magari lo farà Kean, mettendo tutti d'accordo.
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