Paradosso viola. Fino a gennaio la Fiorentina si trovava in rosa 2 punte in difficoltà e con un mercato aperto per intervenire. Il tifo viola chiedeva a gran voce un 9, dando per assodato che quelli in rosa non fossero in grado di fare quella cosa che è richiesta ad una punta, cioè gol. Fino alla pausa per i mondiali sia Jovic che Cabral soprattutto non erano sembrati gli uomini giusti per Italiano. Uno troppo lento e impacciato, il brasiliano. E uno che non è una punta, cioè il serbo.
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Jovic e Cabral, la coppia gol con numeri da big. Cosa fare a giugno con loro?
Il risveglio invernale
—E invece all'improvviso, come se fossero dei tulipani olandesi i due si sono ritrovati. E ora visti i grandi numeri recenti della coppia la Fiorentina si trova in rosa 2 punte da 23 gol complessivi. Una statistica interessante. Se andiamo a vedere le coppie gol delle squadre che giocano le coppe, solo 2 hanno delle coppie migliori. Infatti solo Osimhen-Simeone, e Lautaro-Dzeko hanno più gol complessivi dei 2 viola. Milan, Roma Juve e Lazio non hanno una coppia di punte così prolifica. Inoltre c'è da considerare che uno dei due cioè Jovic veniva da 3 anni di inattività assoluta al Real. Italiano sembra aver trovato l'equilibrio perfetto su loro utilizzo, li alterna nel modo giusto e loro segnano. Probabilmente nessuno dei 2 farà mai 25 gol, ma la concorrenza che li stimola e le loro differenti caratteristiche sono un arma per la Fiorentina. Inoltre la strana coppia sembra avere anche un bel rapporto, due ragazzi che sono consapevoli del loro ruolo.
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Cosa fare in estate?
—La domanda ora però comincia a porsi. Se i 2 dovessero continuare così e arrivare a 30-35 gol in 2 cosa dovrebbe fare la società? La scelta non sarebbe facile. Cedere uno dei due vorrebbe dire doverlo sostituire. A meno che la Fiorentina non prenda un top player, c'è il rischio di andare a prendere una punta non disposta ad alternarsi. Inoltre chi sacrificare tra i due punteri. Cabral sembra aver trovato la sua dimensione, e la sua funzionalità in questo schema. Jovic nonostante tutte le difficoltà fisiche è a 11 gol, ed è il capocannoniere della Conference. Ma sarà il campo a parlare, la Fiorentina arriva in un finale pieno di impegni di livello, e si spera di notti magiche. Se gli attaccanti segneranno nelle serate importanti, quelle in cui ci si giocano i trofei, la scelta forse non sarà così difficile.
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