Queste le premesse di tutto il polverone sollevato ieri, ma adesso come se ne esce. Senza cambiamenti la situazione rischia di diventare pesante: società e gran parte della stampa sempre più ai ferri corti. I tifosi si dividono come è logico che sia: c'è chi dà ragione a Barone e chi stigmatizza il suo gesto. Io vorrei ricordare a tutti che se è vero e lecito che una società può rifiutare per vari motivi di concedere un accredito ad un giornalista, non può vietare l'ingresso ad una manifestazione pubblica, anche se su suolo privato, che prevede il pagamento di un biglietto. Solo l'autorità giudiziaria può farlo. In questo caso non vale "a casa mia faccio entrare chi voglio" perché allora dovresti organizzare un evento a invito e allora saresti libero di agire come vuoi.
Come uscirne
—Ecco allora voglio chiamare in causa il Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini che si è detto disposto a cercare una mediazione che riporti il dissidio a toni civili degni di due persone come Francesco Matteini e Joe Barone. E' certamente la persona giusta per il ruolo che ricopre e per aver avuto rapporti stretti con Barone e la società da almeno due anni e con Matteini che risiede a Bagno a Ripoli. Certamente il compito non è facile perché dovrebbe riuscire a convincere i due a fare un passo indietro: da una parte Matteini potrebbe essere un po' meno caustico nelle sue analisi e Barone dovrebbe ammettere di aver compiuto un gesto errato o meglio (ma difficile) chiedere scusa.
Forza Francesco (mi permetto di essere colloquiale) fai sedere allo stesso tavolo i due contendenti e davanti ad un bel bicchiere di vino rosso magari pregiato fai stringere la mano ai due litiganti per una pace che vuole dire solo il bene della Fiorentina e della Firenze che tifa unita per la squadra da quasi cento anni.
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