7 Italiano, l’enigmista. Solo lui poteva risolvere il rebus Fiorentina e pare ce la stia facendo, dopo qualche passaggio a vuoto. Poco empatico, molto sicuro dei propri mezzi, qualcosa a metà strada tra Montella e Pioli, con una marcata propensione aziendalista, che non dispiace affatto a chi gli paga lo stipendio
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Italiano l’enigmista, Jovic sfortunato, Mancini esagerato
5 Mancini, l’esagerato. Via, nemmeno Liedholm, che ebbe l’ardire di paragonare Tosetto a Keegan, avrebbe avuto il coraggio di accostare il quasi carneade Retegui a Batistuta. Per la cronaca (e per Mancini): Batigol all’età del nuovo (non si sa per quanto) centravanti stava devastando il campionato italiano a suon di reti e si avviava a battere il record di Pascutti per le reti segnate consecutivamente.
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8 ex equo Moser e Saronni, i duellanti. Fantastici: in un mondo che affonda nel più finto buonismo questi due straordinari atleti continuano ad odiarsi come quarant’anni fa. Essere moseriani convinti in questo caso non conta niente: si attendono impazientemente le prossime bordate
6 Duncan, di incoraggiamento. Perché in una Fiorentina salita notevolmente sul piano tecnico rappresenta il recente passato complicato, per via di una grande fisicità non accompagnata da un’altrettanta abilità nel palleggio, ma queste cose si sapevano già quando arrivò a Firenze. E lo scorso anno ha segnato due gol importanti a Milan e Juve
5 Jovic, lo sfortunato. Ultimamente capitano tutte a lui: virus e misteriose difficoltà burocratiche. Sembra l’inizio di una barzelletta: c’era una volta un serbo, che giocava in Italia e che doveva andare in Spagna per risolvere non si sa quali problemi… Comunque farà comodo anche lui, da aprile in poi
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