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Italiano, le tappe di una crescita continua. Ora gli manca solo il miracolo

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Una squadra coraggiosa ma imperfetta si preparava ad affrontare la Roma all'Olimpico la scorsa estate. Oggi Italiano ha in mano una squadra decisamente cresciuta rispetto a quella gara

Redazione VN

Per accorgersi dello straordinario lavoro fatto da Vicenzo Italiano sulla panchina della Fiorentina basta dare una rapidissima occhiata alla classifica. Il tecnico siciliano ha portato una squadra che veniva da tre anni di desolazione tecnica a giocarsi un posto in Europa punto a punto in un finale di campionato infuocato. Eppure il tecnico siciliano non si è limitato a ridare lustro e dignità sportive ad un club e ad una piazza che stavano soffrendo da troppe stagioni. Se riavvolgiamo il nastro andando ad analizzare come si è svolta questa stagione, ci si accorge di come l'ex Spezia abbia portato questa Fiorentina a crescere nel corso di tutto l'anno.

Fare di necessità virtù

Basta ricordare le critiche che, anche giustamente, venivano mosse nei confronti della squadra Viola nei primi mesi della stagione. Squadra non perfetta (e come avrebbe potuto essere altrimenti?), la Fiorentina ha da subito impressionato per le sue spiccate doti offensive. Caratteristica che la portava a subire qualcosina di troppo in termini di gol. I Viola hanno dovuto attendere la sesta giornata per terminare un match con la porta inviolata. Oggi, invece, i gigliati possono contare su un super Igor ed un roccioso Milenkovic che, nelle ultime 5 partite, hanno tenuto chiusa la saracinesca in ben tre occasioni.

Stesso discorso per quel che riguarda la differenza di rendimento fra casa e trasferta. Detto che la Fiorentina conta ancora su una spinta in più fra le mura del Franchi, oggi i Viola fanno paura anche quando lasciano la Toscana. Citofonare Napoli per chiedere conferma. Napoli, già, altro punto critico della Viola di inizio stagione era la grande difficoltà nell'ottenere punti nei big match. La gara contro i partenopei è stata un trionfo di supremazia tattica in cui Biraghi e soci sono usciti con tre punti più che meritati contro un Napoli che, di nuovo, ha dovuto abbandonare i sogni scudetto al cospetto dei Viola.

E che dire della tanto contestata poca incisività degli esterni in termini di reti e assist? Un concetto con cui Italiano ha letteralmente fatto venire il mal di testa ai suoi calciatori. Una criticità che, oggi, sembra essere arrivata ad una sintesi. E sugli scudi ci sono finiti Nico Gonzalez, 2 gol e un assist nelle ultime 3 partite, e Ikoné, che si è finalmente sbloccato nella gara del Maradona.

Italiano, ti manca una sola cosa

Insomma, la Fiorentina è una squadra che non solo è migliorata rispetto agli scorsi anni, ma che è cresciuta sotto tanti aspetti anche nell'arco di questa stagione. E il merito non può che essere di Italiano, un uomo capace di trasformare un gruppo di calciatori disunito in una squadra matura e capace di far paura a tutte le avversarie di Serie A. E cosa si può chiedere di più al tecnico di Karlsruhe? Forse solamente di trasformare l'acqua in vino. O magari di fare un altro tipo di miracolo domani sera. Non è difficile immaginare cosa preferirebbero i tifosi Viola.

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