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Il gioco di parole del titolo è fin troppo facile. Ma è esemplificativo di tutto quello che il popolo viola sogna, e forse non solo il tifo. Vincenzo Italiano è stato accusato di essere troppo aziendalista, ma stavolta è stato chiaro. O gli esterni (esluso Nico ovviamente) salgono di livello, o si intervenga sul mercato. Queste le sue parole a Budapest, un invito forte e chiaro lanciato verso Ikonè, Kouamè, Brekalo e in parte Sottil. Ma anche ieri ci sono stati pochi guizzi, e la perenne sensazione di avere un reparto dalle polveri bagnate. I numeri sono lì, a sentenziare il rendimento delle ali viola. Sotto la gestione dell'ex Spezia in totale i 4 hanno segnato 24 gol. Decisamente troppo pochi se si contano il numero di partite giocate. A gennaio diventa una necessità fisiologica investire fortemente su quel reparto. Non necessariamente con tanti nomi, ma con un giocatore in grado di segnare e fare la differenza
Il mercato di gennaio però non è mai semplice. E anzi, spesso quando la Fiorentina era lanciata in classifica ha regalato delusioni, ma anche qualche gioia. O bene bene, o male male, per usare una citazione. L'esempio negativo più recente è quello del 2022, dove alla cessione di Vlahovic non seguù una adeguata sostituzione. Con il duo Piatek-Cabral che non convinse mai a pieno. Per non parlare del 2016, quando la Fiorentina lanciatissima di Paulo Sousa fu "rinforzata" con Konè, Tino Costa e Benalouane. O addirittura quando nel gennaio del 1999 arrivò il solo Ficini a centrocampo, qundo Trapattoni, da campione d'inverno chiedeva rinforzi. Emblematico fu invece il 2015, quando la cessione di Cuadrado portò in cambio Salah. Inutile dire come l'egiziano ebbe un impatto stratosferico a Firenze in 6 mesi. Ecco difficilmente si potrà ripetere un caso simile, ma Italiano sta facendo grandi risultati. E sarebbe un grande rammarico non metterlo nelle migliori condizioni possibili. E dietro l'angolo c'è la Supercoppa, un trofeo a Firenze manca dal 2001. Ci sarebbe un modo migliore di presentare un nuovo grande colpo, se non quello di farlo debuttare in Arabia?
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