In un week end tra Gatti e ratti ecco l’idea Ranieri

Un week end tra Gatti e ratti

Giornata di campionato molto frenetica, divisa in 4 giorni, dove c'è stato il gesto top di Gatti e il gesto flop di Mancini. Cominciamo con il post bellissimo di Federico Gatti dedicato al nostro Marco Pezzati, scomparso recentemente in un incidente stradale. I due avevano stretto una grande amicizia quando giocavano a Verbania in serie D, il difensore gli ha dedicato il suo gol. Un gesto venuto dal profondo del suo cuore, sbattendosene di rivalità, di come l'avrebbero presa i suoi tifosi. Un gesto che ho molto apprezzato, quando tornerà a Firenze con quelle inguardabili strisce gli urlerò un ringraziamento personale. Caro Federico, quella maglia azzurra te la meriti tutta. Sono le persone come te che tengono accesa la fiammella del calcio buono, di quei valori che amiamo noi tifosi. Tanti anni fa, oltre al valore tecnico del giocatore, non dovevi avere macchie di nessun genere per essere convocato a Coverciano. Il campione doveva essere a 360 gradi.

Da contraltare a Gatti ci ha pensato Gianluca Mancini a dare il meglio di sé, agguantando una bandiera biancazzurra con un ratto disegnato al posto dell'aquila e sventolandola come gesto di sfida. Ogni parola sarebbe superflua, grande dispiacere è che questo ragazzo ha indossato la maglia viola dal 2006 al 2015, calcisticamente lo abbiamo cresciuto noi. Credo che molti tifosi abbiano dovuto fare i conti con molti Daspo per gesti ritenuti fermento di violenza. Quello di Mancini è stato fatto da un tesserato, privilegiato nella vita, che potrebbe scatenare ulteriori casini in una partita da censurare per molti motivi. Spero che Spalletti, del quale ho molto apprezzato il comportamento tenuto con Acerbi la settimana scorsa, lo tenga con il difensore della Roma, escludendolo in nazionale fino a quando calcherà i campi da calcio in serie A. Finché non darete segnali forti a questi signori non cambierà mai niente, i bambini devono avere idoli positivi, la migliore faccia del calcio sono sempre i vituperati tifosi.

Idea Claudio Ranieri

Claudio Ranieri, nato a Roma il 20 ottobre del 1951 (72 anni), vanta panchine con: Cagliari, Napoli, Fiorentina, Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, Parma, Juventus, Roma, Inter, Monaco, Grecia, Leicester, Nantes, Fulham, Sampdoria, Watford, adesso a Cagliari da dove e' partito ad allenare nel 1988. In questi giorni ho sentito una girandola di nomi per la futura panchina viola che mi hanno dato molto da pensare. Palladino, Gilardino, De Rossi, sono tutti ottimi prospetti ma non viene ventilato nessun cambio a livello manageriale, Prade' e Burdisso dovranno rifondare la nuova Fiorentina. Avrebbero questi giovani mister la personalità per imporsi sulle scelte future? Non lo potremo mai sapere ma se venisse fatta una scelta come Mr. Ranieri, noi tifosi, avremmo molte più garanzie. Rocco Commisso non ama cambiare il management, se avesse in panchina il tecnico romano, dormirebbe tra tre guanciali. Esperienza, calcio pratico, gestione del gruppo, valori da trasmettere all'intero Viola Park, crescita del mondo Fiorentina, il mister ci conosce troppo bene e questo potrebbe farlo vacillare su una eventuale proposta della società.

Non ci siamo lasciati bene tanti anni fa, la stima però in lui non è mai venuta meno da parte di tutta Firenze, all'ultima Hall of Fame del Museo Fiorentina, Claudio era presente, ha abbracciato tutti con grandi sorrisi. Questo pensiero è nato in me considerando il momento della Nostra Fiorentina, sarò curioso di leggere i vostri commenti se favorevoli o contrari, se anche a voi regalerebbe qualche sicurezza in più. Avanti Fiorentina!!!

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