Lampi di Brekalo. L'esterno croato ex Torino arrivato dal Wolfsburg nel mercato di gennaio ha avuto bisogno di qualche mese per ritrovare la forma fisica, ma contro Cremonese e Spezia in campionato ha fatto vedere buoni spunti, culminati nel palo che avrebbe potuto, con un po' più di fortuna, proiettare la Fiorentina verso il record di vittorie consecutive in una singola stagione. Non male, soprattutto se comparato al rendimento di Sottil, anche lui rientrante da un periodo di inattività e quasi "gemello" di Brekalo nel ruolo di alternativa di lusso. Il figlio d'arte, che non si vedeva dal 1' da settembre, non ha convinto, e c'è da scommettere che la prossima occasione da titolare nella logica delle rotazioni sarà per il numero 77.
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Il piano per Brekalo era questo: un grosso rischio, ma adesso Italiano gode
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Calibrato?
—Quando il croato è stato prelevato dalla Germania, la Fiorentina era alle prese con un convalescente Gonzalez, con un Ikoné ancora né carne né pesce, un Saponara che, come adesso, tornava utile in certi tipi di momenti, in certi tipi di partite. Sottil ai box da mesi, la scelta ricade su un altro esterno da "riattivare". Ma è stata questa una mossa consapevole? Come dicono gli inglesi, high risk-high reward (grande rischio, grande ricompensa). Prendere Brekalo sapendo di poter contare fin da gennaio sul recuperato Gonzalez, su un Ikoné che per carità, continua a non sapere cosa sia la concretezza, ma crea situazioni e si dimostra finalmente utile in più circostanze, e il solito tecnico Saponara; dare una continuità alla squadra sperando di non incappare in altri infortuni e poi, dopo quaranta giorni di sprint, accogliere due ricambi freschi che hanno lavorato in allenamento per essere al top nel finale di stagione. Una scommessa che sembra poter pagare soprattutto lato Brekalo, che col gol ha un feeling migliore rispetto a Ikoné e Sottil. Italiano glielo aveva detto: "Oggi segni". Ha sbagliato di qualche centimetro. E di qualche giorno soltanto, ne siamo sicuri. Stai a vedere che l'asso nella manica di Italiano è proprio lui...
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