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Il Mondiale, poi il baratro (e infortuni a pioggia). Conviene puntare su Umtiti?

Umtiti
Viaggio nella parabola di Samuel Umtiti

Redazione VN

Un nome davvero altisonante. Uno di quelli che ti fa dire: "La Fiorentina ha veramente cambiato la propria dimensione". Samuel Umtiti (la scheda) è certamente un profilo che infiamma il cuore e la passione dei tifosi. E se fino a poche ore fa quella di vederlo in Viola era poco più che una suggestione, adesso le cose sembrano decisamente diverse, con il difensore e il club gigliato che finiscono addirittura in prima pagina in Catalogna. L'operazione è assolutamente complicata, ma nel caso il Barça accettasse di dare una mano ai Viola sul fronte ingaggio, allora l'affare potrebbe davvero arrivare ad una conclusione. Difficile, però, prescindere da alcune valutazioni sul calciatore, il cui talento, sia chiaro fin da subito, è indubbio.

La parabola Umtiti

Umtiti, da enfant prodige delle giovanili del Lione, è stato lanciatissimo fin dalle prime fasi della sua carriera. Un percorso netto e continuo che lo ha portato a Barcellona dove, negli anni, si è affermato come uno dei difensori più forti al mondo. Un climax culminato con la vittoria, da assoluto protagonista, con la Francia al Mondiale nel 2018. Una salita in verticale, a tratti impressionante, che fa da contraltare con quanto accaduto dopo la strepitosa vittoria in Russia.

La stagione 2018/2019 è infatti la prima di un vero e proprio tracollo per il francese. Un infortunio al ginocchio, fra ricadute e fastidi, lo ha tenuto fuori da ottobre a metà febbraio. Uno stop che, inevitabilmente, lo ha fatto scalare anche nelle gerarchie con Valverde che ha iniziato a preferirgli sempre più spesso il connazionale Lenglet. La musica è la stessa l'anno successivo, con Umtiti non più titolare e con i soliti problemi fisici a perseguitarlo. Un infortunio al piede prima e uno al ginocchio poi gli fanno saltare 10 partite fra settembre e novembre. E il ginocchio lo terrà lontano dal campo anche sul finale di stagione. A fine anno sono solamente 18 le presenze in tutte le competizioni.

Oblio tecnico

Gli ultimi due anni sono stati poi deleteri per l'ex Lione. Samuel ha saltato praticamente tutta la prima metà della stagione 2020/2021 per il solito problema al ginocchio. Nel frattempo lo hanno superato nelle gerarchie anche i vari Araujo, Eric Garcia e persino De Jong, che proprio un difensore non è. Un baratro tecnico in cui Umtiti ha toccato il fondo nella stagione appena conclusa. Per lui, quest'anno, una sola presenza in campionato, poi solo panchine intervallate da una brutta frattura al piede che lo ha tenuto ai box 3 mesi fra gennaio e aprile.

Quello di Umtiti, sebbene sia un profilo internazionale, è un nome che dà pochissime garanzie a livello fisico. Un dato decisamente in controtendenza con Milenkovic, di cui sarebbe il sostituto, che negli ultimi 4 anni non ha mai praticamente subito infortuni. Conviene alla Fiorentina puntare forte (servirà un esborso economico importante in chiave ingaggio) su un calciatore che è sempre rimasto fermo durante quest'anno? O c'è il rischio di un Nastasic-bis? Quel che certo è che Umtiti è passato da una valutazione (dati Transfermarkt) di 70 milioni nel 2018, a una di 2 (!) allo stato attuale. Poi certo, quando tocchi il fondo puoi solamente risalire...

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