Bisogna senz'altro avere una certa personalità, se per tante stagioni sei capace di dire di no alla corte di un club come il Barcellona. Specialmente se ancora sei un bambino di 10 anni - di grande talento, certo - ma pur sempre un bambino. Già, perché sono passati ben cinque anni prima che Adrian Bernabé cedesse ai corteggiamenti sempre più insistenti e lasciasse il settore giovanile dei rivali dell'Espanyol per quello dei blaugrana. Era il 2014 e il classe 2001 entrava in quello che viene diffusamente considerato come il miglior vivaio del pianeta.


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Il ghosting a Buffon, la paura di smettere, Maresca. Bernabé: un po’ 10, un po’ 4
Incontri
—Quattro stagioni nella Masia - in cui entra in contatto con giocatori come Eric Garcia e Ansu Fati - che lo formano per il calciatore che è oggi: poca sostanza, ma classe e intelligenza sopraffine. Qualità che lo portano a trasferirsi al City nel 2018. In Inghilterra Bernabé inizia ad annusare sempre più da vicino il calcio dei grandi, arrivando anche ad esordire in prima squadra in Carabao Cup grazie al maestro Pep Guardiola. Ma la svolta della carriera arriva per un altro incontro. Perché Enzo Maresca, allenatore delle giovanili degli sky blues, se ne innamora calcisticamente e lo porta con sé a Parma nel 2021.
L'intervento al cuore
"Se c’è una persona che devo ringraziare quella è Enzo Maresca. Ho avuto tanti allenatori nella mia carriera, ma lui è stato il primo a credere in me facendomi fare lo step in più per arrivare fra i professionisti. È una persona magnifica. Se sono il calciatore di oggi, lo devo a lui". Sono parole non banali quelle che dedica il giovane centrocampista spagnolo al suo ex allenatore che però, ironia della sorte, con lui non riuscirà mai a giocare. Tutta colpa di un problema cardiaco, scoperto proprio al suo arrivo in Emilia e che lo lascia lontano dai campi per diversi mesi. "Ho avuto paura di smettere. Senza dubbio è stato uno dei momenti più difficili, non solo della mia carriera ma della mia vita in generale. Quando stai fuori per un motivo di salute come questo, ti rendi conto delle cose veramente importanti della vita".
Il ghosting a Gigi
—Tutto, per fortuna, si è risolto per il meglio. E allora di quel periodo merita raccontare un piccolo aneddoto che riguarda Gigi Buffon, al tempo portiere dei ducali. Perché fra i tanti messaggi ricevuti dallo spagnolo ce n'è uno in cui gli viene augurata pronta guarigione e un rapido ritorno a Collecchio. Non c'è firma, né foto profilo. E Adrian non risponde.. Solo parecchio tempo dopo scopre che quel messaggio era proprio del Campione del Mondo. "Mamma mia, che figura", racconta Bernabé. Passano tanti mesi e il classe 2001 riesce a tornare in campo ma, dicevamo, Maresca è già stato esonerato.
Il sogno viola
—Ma anche con allenatori come Iachini e Pecchia bernabé mette in mostra tutto il suo sconfinato talento. Tanto che anche Marca, nel 2022, arriva a titolare: "La nuova perla del calcio spagnolo gioca nel Parma". E la Fiorentina lo ha già visto da molto vicino in diverse occasioni. Nasce esterno, ma ha caratteristiche da 10 e nell'ultima stagione è stato spesso utilizzato più al centro del campo, dove può esprimere ancor meglio le sue capacità geometriche e dove lo ha utilizzato anche la Spagna medaglia d'oro alle Olimpiadi.
Ed è proprio lì che progetta di inserirlo la Fiorentina: un 4 che abbia le qualità di un 10. Bernabé risponde perfettamente all'identikit.
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