Era il 6 dicembre 2023. La Fiorentina di Vincenzo Italiano eliminò il Parma negli ottavi di finale di Coppa Italia dopo un rocambolesco 2-2. Nonostante il brivido dei calci di rigore, la squadra viola approdò ai quarti, ma negli occhi di tutti rimase impressa la qualità di un classe 2001: Adrián Bernabé. Spagnolo, giovane e ricco di talento, quella sera al Franchi realizzò un gol di pura bellezza e mostrò il suo vero valore. In questa stagione di Serie A ha ulteriormente confermato le sue potenzialità. È un regista d’altri tempi, privo di quel fisico roccioso che spesso si richiede ai centrocampisti: i muscoli cedono il passo a classe e qualità, ed è proprio questo ciò che colpisce di lui.


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Quando Bernabé spaventò il Franchi. Futuro? Dipende tutto da Bonny
Ventuno presenze in Serie A, un gol e un assist: nei suoi piedi c’è la scuola del Barcellona prima e del Manchester City poi. Bernabé è uno di quei giovani talenti che, come spesso accade in Italia, devono trovare fortuna altrove. Stavolta, però, i grandi “scopritori” inglesi e spagnoli hanno preso un abbaglio, a vantaggio del Parma — e, chissà, forse un giorno della Fiorentina.
Ed è qui che entra in gioco il mercato. La Fiorentina cerca un regista capace di fare la differenza in mezzo al campo, e Bernabé rappresenta il profilo ideale per qualità e caratteristiche. Il prezzo, però, è alto: nel calcio la qualità si paga. Ma non è l’unico ostacolo che Daniele Pradè dovrà superare. Oltre alla valutazione economica, c’è anche da abbattere il muro eretto dal Parma. Fonti vicine alla società di Krause fanno sapere che la cessione di Bonny escluderebbe quella del talento spagnolo, e viceversa. L’attaccante sembrerebbe molto vicino all’Inter, che intanto si gode Pio Esposito: non è quindi scontato che i nerazzurri affondino il colpo su Bonny.
Insomma, solo il tempo svelerà lo scenario definitivo. La Fiorentina rimane defilata e osserva, con negli occhi la qualità cristallina di Adrián Bernabé.
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