Fra i tanti dogmi della regola di Vincenzo Italiano ce n'è uno su cui il tecnico siciliano sembra non transigere affatto: quello del portiere che sappia anche giocare coi piedi. Un concetto che ha mietuto una vittima illustre come Bart Dragowski. Uno che solamente un anno fa era ritenuto come l'artefice principale della salvezza Viola assieme a Vlahovic e che oggi si trova davanti ai Campini con un cartello con su scritto "Vendesi". Così, se Terracciano e Rosati hanno già acquistato una certa confidenza con quanto chiesto dal mister, Gollini, in questi giorni di ritiro, sta facendo gli straordinari per apprendere al meglio i dettami dell'allenatore ex Spezia.
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Rapper? No, libero coi guanti! Italiano catechizza Gollini a fine seduta
Gollini, rapper o libero coi guanti?
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Più che rapper coi guanti (titolo del suo primo singolo), Gollini dovrebbe diventare un po' come Franco Mancini, numero 1 del Foggia dei miracoli capace di essere di totale centralità anche nella manovra offensiva. E non a caso veniva chiamato il 'libero coi guanti'. Più o meno quello che chiede Vincenzo Italiano all'ex Tottenham. L'estremo difensore, nella fase di possesso, non è solamente un appoggio nel momento in cui non si trovano pertugi. Ma deve fungere da valore aggiunto alla manovra e servire palla nello spazio proprio come un regista difensivo. Ed è questo quanto Italiano ha spiegato a Gollorius anche alla fine dell'allenamento odierno. Stop orientati e scarico immediato, il tecnico vuole che Gollini migliori nella rapidità di pensiero e nelle giocate. Questo per evitare che l'avversario abbia il tempo di sistemarsi in campo e vada a marcare il ricevitore. Obiettivo: velocizzare la trama di gioco. E il portiere, al pari degli altri giocatori di movimento, non può esimersi da tale missione. Aspettiamo dunque che Gollo droppi il prossimo singolo. Titolo? Libero coi guanti.
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