E veniamo agli acquisti. Capisco chi alla luce della cifra investita (oltre 90 milioni, altro segnale di voler dar corpo alle ambizioni, finalmente) si aspettava l'arrivo di qualcuno che alzasse inequivocabilmente il livello dell'undici titolare. Lo diciamo chiaramente: non è stato così, e per questo il voto non è schizzato troppo verso l'alto, anche se la Fiorentina ci ha provato: Cardoso, Rios, Kessie, Musah. I viola volevano uno di questi, ma per un motivo o per l'altro non ci sono riusciti. A quel punto, d'accordo con Pioli, è cambiata la strategia. Si è scelto di avere un attacco il più forte possibile prendendo Piccoli (l'ho detto e lo ripeto, nel calcio di oggi questa è la strada) cercando di rinforzare la rosa (missione compiuta) nel suo complesso e di sistemare il centrocampo con operazioni mirate e col miglior rapporto qualità/prezzo possibile. Su Simon Sohm ancora non riesco a farmi un'idea precisa, mentre Nicolussi Caviglia si candida a colpo migliore proprio per il rapporto (prezzo/potenziale) di cui sopra. Lo segue a ruota Fazzini, che mi offre lo spunto per fare un'altra considerazione. La Fiorentina ha messo da parte i prestiti (Viti l'unica eccezione, visto che anche Nicolussi si può facilmente trasformare in obbligo di riscatto), ricominciando a costruirsi un patrimonio tecnico ed economico, e ha puntato in maggior parte su ragazzi mediamente giovani e italiani. Anche qua: bravi.
La nota dolente sta nella gestione degli esuberi visto che non è entrato in cassa praticamente nulla. Sia chiaro: l'aspetto fondamentale era liberarsi di quegli ingaggi, i viola l'hanno fatto, ma il guaio è che tra dodici mesi saremo punto e a capo e quel famoso parametro del 70% rispetto al fatturato continuerà ad essere un tarlo non da poco. Del resto, prima o poi, gli errori presentano il conto. E quelli fatti in passato hanno fatto e continuano a far (parecchi) danni. La speranza quindi, è che il campo stavolta dia ragione alla società e che gli investimenti fatti si rivelino azzeccati. Se poi d'ora in avanti arrivasse anche qualche “guizzo” alla Sucic o alla Atta, per intendersi, allora saremo (considerando l'ottimo lavoro che da anni vien fatto nel settore giovanile) quasi alla chiusura del cerchio.
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