Circola anche un nome ormai storico: Domenico Berardi. E’ tornato in campo, sembra aver recuperato dall’infortunio, in serie B è fuori posto e lui stesso ha confessato di voler capire il suo futuro. In sostanza se dovesse recuperare un livello alto e per ora non ci sono controindicazioni, gli piacerebbe tornare in serie A già da gennaio. Dove? La Fiorentina è alla finestra, ma ci sarebbero anche il Milan e l’Inter. Non solo loro. Negli ultimi dieci anni Berardi è il giocatore italiano che più ha inciso in termini di gol e assist. E’ vero, ha trent’anni, la Fiorentina ha delle regole precise, investe malvolentieri cifre alte per giocatori non più giovanissimi, ma questa è un’operazione da meditare bene. Se, come ci auguriamo, la Viola a fine girone d’andata, anche a gennaio inoltrato, dovesse essere ancora in corsa per obiettivi importantissimi come la Champions, magari la spesa per Berardi potrebbe avere un senso pratico. I soldi investiti sarebbe più facili recuperarli centrando la coppa che conta, magari sperando nel ranking e in cinque italiane anche l’anno prossimo. Riflessioni e discorsi aperti.
In teoria potrebbe servire anche un centrocampista, per problemi numerici non a caso Palladino sta provando nel ruolo Quarta (un inedito) ma anche Colpani che centrocampista è nato e sull’esterno è stato riadattato proprio da lui nel Monza. In difesa, invece, c’è abbondanza. A gennaio, ricordiamolo, arriverà dal Boca a parametro zero Nicolas Valentini, 23 anni. E’ vero che è fuori rosa da mesi, si sta allenando ma gli mancano il ritmo partita e le conoscenze del nostro campionato, però va a unirsi a Moreno che gioca poco e Pongracic che sta tornando. L’esplosione di Comuzzo fa felici tutti, i difensori saranno sei per due posti. Qualcuno andrà in prestito?
Come dicevo, comunque sarà mercato con i piedi di piombo, ma di grande attenzione. C’è da capire se Terracciano e Biraghi si accontentano della Conference o vogliono di più. Magari può capitare un’occasione anche per Ikonè sempre nel limbo e a quel punto un altro esterno servirebbe davvero. La Fiorentina è vigile, il comparto tecnico è al lavoro e Rocco ha deciso di investire: una situazione ottimale.
E c’è solo da ridere quando sento qualcuno chiedersi dove giocherà Gudmundsson quando tornerà e speriamo prima possibile. Intanto la rosa con tante soluzioni tecniche e tattiche sia benvenuta, le grandi squadre sono costruite così. Con un allenatore duttile come Palladino non vi piacerebbe un 4-3-2-1 con Bove, Cataldi e Adli a centrocampo, Gud e Beltran dietro a Kean. Oppure il 4-2-3-1 con Colpani, Beltran e Gud dietro a Kean? Tanta roba. E c’è pure Sottil. Ha caratteristiche diverse, comunque il suo spazio se l’è ritagliato e se crescerà ancora sarà una soluzione alternativa dall’inizio in certe gare o a partita in corso.
Tutte cose che raccontano di una squadra che non è nelle zone alte della classifica per caso ma per valori tecnici, una squadra che Rocco Commisso vuol fare ancora crescere. Il sogno continua e va alimentato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.violanews.com/assets/uploads/202512/7ce122192b65870d81df4e669586e613.jpg)