A proposito, per tornare alla parte statistica c’è da notare che il periodo felice (quello dei 27 punti) è, più o meno, precedente proprio il mercato invernale. Se ne sono andati Quarta, Ikoné, Biraghi, Kayode, Sottil e Kouamé. Sono arrivati, Folorunsho, Pablo Mari’, Fagioli, Zaniolo, Ndour e Valentini, che però è stato subito dirottato a Verona. Di primo acchito non sembra che le parole del direttore Prade’ siano confortate dai numeri: dopo il mercato infatti, non si sono registrati quei progressi, almeno sotto il profilo dei risultati, che la società si era augurata. Allora? Vero è che è ancora troppo presto per valutare la qualità e rendimento di chi è arrivato. Alcuni sono indietro di allenamento, altri devono recuperare da qualche acciacco, altri ancora sono giovani che si devono formare.
Il dubbio che rimane è che Palladino sia ancora a cercare la “propria“ squadra. L’unica certezza è che manca un attaccante di ruolo da schierare, nell’emergenza, al posto di Kean. L’ultima considerazione riguarda due tra coloro che dovevano essere i campioni del mercato estivo: Gudmundsson e Colpani. E se il primo doveva essere il vero gioiello della”Corona”, il secondo doveva essere il “favorito”a corte. Julio Velasco, durante l’intervista in due puntate su Sky ha incantato per lucida intelligenza e brillante conoscenza del mestiere. Tutte parole da custodire per un appassionato di sport: “un allenatore deve allenare la testa dei giocatori, perché anche i migliori non sono preparati alla sconfitta, non ne possiedono gli anticorpi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.violanews.com/assets/uploads/202512/7ce122192b65870d81df4e669586e613.jpg)