Le pagelle a tutto tondo, ovvero tutto quanto fa spettacolo
5 ai cambi di Zanetti. Pur senza incantare, fino al gol del 2-1 il Verona non aveva fatto neanche male. Lecito allora chiedersi perché il tecnico abbia fatto uscire Suslov e Tengstedt per primi. Già autore di 4 gol, il danese aveva sempre tenuto in apprensione la difesa viola, che da lì in poi non ha invece sofferto praticamente più.
6,5 alla schiettezza di Palladino in sala stampa. Prima difende i giocatori che avevano perso a Cipro, poi regala un aneddoto, come spesso gli succede. Peccato solo che non abbia riferito anche cosa si sono detti con Sottil in quel "colloquio tra uomini" dopo cui è svoltata la stagione dell'attaccante, avvenuto un mese fa nell'ufficio del tecnico.
7 al turbante di Comuzzo. Magari non bello esteticamente, quel giro di adesivo nero che regge la fascia applicata dopo uno scontro di gioco, porta fortuna al difensore di Palladino che festeggia la prima convocazione in Nazionale con l'ennesima grande prestazione. Il Ct Spalletti, in tribuna, avrà preso sicuramente appunti.
8 al sapore della vetta. La Fiorentina lo assaggia per poche ore e in coabitazione, ma l'aria è comunque inebriante. E se lo scudetto appare obiettivo francamente ancora fuori portata, a questo punto sognare un piazzamento buono per la Champions diventa lecito, anche alla luce di annate storte di squadre come Roma e Milan.