In Milan-Fiorentina tutto quanto fa spettacolo, dentro e fuori dal campo
4,5 alla scelta di togliere Gud. Chi scrive è convinto che Palladino diventerà un buonissimo allenatore. Ma ha ancora ampi margini di miglioramento. Ad esempio: se il tuo miglior giocatore in rosa sembra ispirato ed ha anche procurato l'autorete con cui sei passato in vantaggio, toglierlo quando manca ancora mezzora alla fine ha senso? Per l'islandese non tanto, perché gli spifferi raccontano che non abbia preso benissimo l'avvicendamento con Beltran.
6 al rammarico di Cataldi. Se ti trovi avanti di due gol dopo pochi minuti, la partita devi provare a vincerla, ha ragione l'ex laziale. Che, dentro una discreta partita, ha però il demerito di perdersi Abraham sul gol dell'inglese che la riapre. Anche se, forse, non doveva esserci lui a seguire l'attaccante di Conceicao.
6,5 alle chances europee della Fiorentina. In questo momento sarebbe fuori dalle coppe, ma la partita di Milano ha confermato che i viola hanno tutte le possibilità di centrare un piazzamento utile per arrivare settimi, pure sesti. Certo, per le ambizioni Champions, la rimonta subita dal Milan è stata letale, ma il 2-2 di ieri sera può comunque essere carburante per lo sprint finale in Conference: giocando così giovedì in Slovenia, ad esempio, la qualificazione sarebbe di sicuro già ipotecata.
7 alla scelta di Commisso di tornare in trasferta. Se la memoria non ci inganna, l'ultima sua presenza in tribuna lontano dal Franchi era stata nell'infausta notte di Atene. Assieme all'inseparabile moglie Catherine e al fido Dg Ferrari, vederlo – inappuntabile – sugli spalti di San Siro ci ha fatto piacere. E lui, al di là della mancata vittoria, si sarà sicuramente divertito.