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Ecco Piccoli, poi altri due colpi. Pioli alza il livello della Fiorentina

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Pioli aveva chiesto di alzare il livello, servono altri due-tre giocatori forti e funzionali, ed eccolo il primo: Roberto Piccoli
Enzo Bucchioni Editorialista 

Eccolo il colpo che aspettavamo. Roberto Piccoli è un giocatore della Fiorentina per una cifra che fa spavento: venticinque milioni più bonus che potrebbero così diventare trenta. In sostanza, l’acquisto più caro della storia viola. Se pensate che Transfermarkt lo valuta poco più di dodici, è facile capire come il mercato delle punte, ma in generale il mercato, sia come impazzito. La Fiorentina non si tira indietro. Pioli aveva chiesto di alzare il livello, servono altri due-tre giocatori forti e funzionali, ed eccolo il primo, quando le trattative sembravano in una fase di stanca. Ora servirebbero anche un centrocampista e un difensore di qualità e personalità. “Ma solo se saranno quelli giusti”, ha commentato Pioli.

Piccoli, evidentemente, è uno che piace all’allenatore, fa parte di quelli che fanno alzare il livello e il suo nome era nel taccuino del team tecnico da tempo. Il Cagliari non ha mai mollato dai trenta milioni chiesti all’inizio del mercato, la trattativa alla fine s’è giocata sui bonus e la Viola ha deciso di chiudere anche perché l’infortunio di Lukaku ha fatto impazzire il mercato. Piccoli, 24 anni, è un centroavanti scuola Atalanta. La società nerazzurra l’ha prestato per anni a Empoli, Verona, Spezia, Genoa, Lecce e Cagliari, aspettando la definitiva esplosione. Quest’estate l’ha ceduto per dodici milioni proprio al Cagliari. Ora è la Fiorentina a puntare su di lui, e i segnali dello scorso campionato sono incoraggianti: dieci gol e tanta personalità.

Attaccante fisico, baricentro basso, grande grinta, Piccoli è uno che fa reparto da solo, non molla mai e aiuta anche in fase difensiva. Venticinque milioni più bonus sono tanti, ma il segnale è chiaro: la Fiorentina vuole completare l’organico. Qualcuno ha scritto che un investimento così potrebbe voler dire la cessione di Kean nelle ultime ore di mercato. Non credo: se Kean avesse voluto andar via lo avrebbe fatto con la clausola, adesso decide Commisso e il presidente lo vuole tenere. Caso mai se ne riparlerà l’estate prossima.

Oggi con Kean, Piccoli, Gudmundsson e Dzeko l’attacco della Fiorentina ha un peso importante: quattro giocatori tutti potenzialmente da doppia cifra. Per Piccoli è una grande occasione: ha avuto bisogno dei suoi tempi, ma a 24 anni, in una squadra tecnicamente superiore come la Fiorentina, potrebbe trovare la sua vera dimensione. E Pioli è l’allenatore giusto. Adesso servirebbe anche un centrocampista di personalità, magari con un prestito da una grande società. Ma il monte ingaggi resta un problema: Beltran tratta con Cska e Parma, Brekalo è partito, Richardson potrebbe seguire e altri lo faranno. Una zavorra che pesa sui conti.

Anche in difesa si cerca un uomo più adatto di Pablo Mari (pure lui possibile partente) al calcio aggressivo di Pioli. Intanto stasera c’è il play off d’andata di Conference contro il Polissya, squadra ucraina costretta a giocare in Slovacchia. Sono gare d’agosto che sembrano amichevoli ma spesso nascondono insidie. La Fiorentina, però, ha già una buona identità e non dovrebbero ripetersi i problemi dell’anno scorso. Considerato che domenica inizia il campionato con la trasferta a Cagliari, stasera Pioli potrebbe fare qualche cambio rispetto alla formazione-tipo: De Gea, Comuzzo, Pongracic, Ranieri, Dodò, Sohm, Fagioli, Gosens, Gudmundsson e Dzeko dietro a Kean. Alternative come Fazzini, Ndour, Parisi o Viti potrebbero trovare spazio a gara in corso.