Con questo organico Palladino potrà sviluppare le sue idee che per ora non sempre hanno funzionato anche se poi alla fine i punti sono arrivati. La Fiorentina deve crescere in personalità e deve avere una identità ben precisa. Ma deve anche essere capace di interpretare le partite, da una all’altra, e all’interno delle gare stesse. Un calcio camaleontico, fatto di moduli e giocatori che cambiano.
L’allenatore, diciamolo con simpatia e stimolo, in questo momento sembra quasi l’anello più debole. Una squadra come questa sembra fatta apposta per fare subito grandi cose, forse avrebbe bisogno di una guida più esperta, ma per Palladino deve diventare una grande sfida. Ha talento e lo deve mettere in pratica, non c’è tempo per il rodaggio e i miglioramenti vanno visti subito. Il calcio non da tempo e l’esperienza se la deve fare sul campo, magari con l’aiuto della società che l’ha assecondato, ma adesso deve anche accompagnare nella crescita. Ora c’è tutto, uno spogliatoio pieno di energia e di talento.
E ora, immedesimiamoci allenatori
—Provate a fare gli allenatori, a mettervi nei panni di Palladino. Con il 4-2-3-1 la Fiorentina può mettere in campo De Gea, Dodò, Comuzzo, Pongracic e Gosens in difesa. Fagioli e Cataldi in mezzo, Zaniolo, Gudmundsson e Folorunsho sottopunta. Kean centroavanti.
Se volesse tornare alla difesa a tre allora ecco il 3-4-2-1 con De Gea, Comuzzo, Pablo Mari, Ranieri in difesa. Dodo, Fagioli, Folorunsho e Gosens in mediana. Zaniolo e Gud dietro a Kean. Ma un più conservativo 4-4-1-1 dedito al contropiede potrebbe essere composto da De Gea, Comuzzo, Pongracic, Pablo Mari e Gosens in difesa. Folorunsho, Fagioli, Adli e Parisi in mediana. Zaniolo e Gudmundsson davanti. Ma c’è anche la possibilità di giocare il 4-3-3 con il falso nove, tipo De Gea, Dodò, Pongracic, Pablo Mari, Gosens in difesa. Folorunsho, Fagioli e Adli in mezzo. Zaniolo, Beltran e Gudmundsson davanti. Oppure con Kean nove classico.
Commisso di parola, c'è ambizione
—Mi fermo qui dal giochino ma, come vedete, ho lasciato fuori gente come Ndour che potrebbe stupire per le qualità messe in mostra nell’Under 21, la duttilità di Mandragora o lo stesso Colpani che speriamo di recuperare ai livelli del Monza. Tutte restano comunque soluzioni dalla panchina, con i cinque cambi e questa rosa oggi le gare si possono cambiare. Fino a ieri, invece, i cambi peggioravano quasi sempre la situazione. Adesso in panchina puoi avere giocatori perfino più forti i quelli che giocano da usare tatticamente.
Rocco Commisso è stato di parola, ha dato mandato ai suoi uomini di fare una squadra ambiziosa e adesso finalmente ci siamo. E’ la sua Fiorentina più bella, resta da amalgamare e darle una personalità, come detto. Ma le premesse ci sono tutte. E’ vero, come già sostengono quelli che soffiano sempre il vento contrario del dubbio e della negatività, che Zaniolo va riportato ai suoi livelli e anche Fagioli deve ritrovare continuità. E’ vero anche che Ndour è giovane e Pablo Mari ha avuto qualche acciacco. Mi spiegate perché bisogna ragionare così? Perché non pensate che Fagioli con la maglia viola e con la continuità possa davvero diventare il Modric italiano come gli era stato pronosticato. Le qualità ci sono. E perché Zaniolo non può fare come Kean? E poi vogliamo ricordare che Gudmundsson e Pongracic fino ad oggi non si sono ancora visti, perché non pensare che il loro girone di ritorno possa essere alla grande?Pensate positivo, smettetela di bubare e di attrarre la sfiga. Ma tanto sappiamo chi sono, ho visto in tv troppe maschere finto-felici per questa campagna acquisti da 7,5.
Stasera firmo per il pari
—Purtroppo però tutti questi discorsi valgono da domani. Stasera c’è da passare la nottata contro l’Inter e il recupero sembra una gara segnata. Non firmo mai per i risultati, me la gioco sempre, stasera invece il pari con la corazzata Inter lo firmerei subito. Purtroppo mancheranno i sette giocatori di movimento ceduti e per regolamento non possono giocare i cinque nuovi. Morale? Se tutto va bene, se Adli, Cataldi e Colpani recuperano, ma non è detto, Palladino avrà a disposizione appena sedici giocatori di movimento, riserve comprese. Penso a una formazione “robusta” con De Gea, Comuzzo, Pongracic, Ranieri e Gosens in difesa. Dodò, Richardson, Mandragora (Cataldi) e Beltran in mediana. Gudmundsson e Kean davanti. Gli altri sono Moreno, Parisi e Colpani. Si ricomincia dal diciassettesimo minuto con un fallo laterale.
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