Cataldi il perno
—Caro Danilo, ho sempre apprezzato le tue doti quando vestivi la maglia biancazzurra della Lazio, per un romano di nascita giocare nella sua città è particolarmente difficile, un po' come per un fiorentino giocare in maglia viola. A Roma hai convissuto sempre con fior di centrocampisti però ti sei sempre ritagliato il tuo spazio con silenzio e tanto lavoro. Mi ricordi molto come ruolo e silenziosità il vecchio Sergio Battistini, chiamato da me il metronotte per il suo gioco oscuro, sempre al centro dell'azione sia in fase di costruzione e di interdizione, permetti con le tue letture precise ampia libertà ad Adli e Bove.
Hai anche un grande piede sui calci di punizione e ogni tanto ti concedi gol su azione come a Lecce. Quando Prade' e Goretti ti hanno ingaggiato sono stato molto felice, ho sempre apprezzato i calciatori come te, spesso sono irruenti e molto fallosi, invece tu giochi molto di posizione ed ogni allenatore ama gli uomini d'ordine che diventano il PERNO DELLA SQUADRA. Le ultime vittorie della Fiorentina, senza Cataldi e Gudmondson, assumono un valore ancora più intenso, la squadra con il Verona era molto stanca per i tanti impegni, menomale che quel mostro davanti ha deciso che dovevamo arrivare alla sosta per le nazionali in testa alla classifica. Bravo Danilo, continua cosi. La Fiorentina si nutre della tua saggezza tattica.
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