Lo sapete che dovete fare trenta punti in ventitré partite? Lo sapete che la seconda parte della stagione è sempre la più difficile con gli obiettivi sempre più vicini per tutti e quindi situazioni più esasperate ed esasperanti? Lo sapete che ogni domenica passata ad aspettare è un passo verso la serie B?
Ripeto, credo che Rocco non abbia la percezione giusta. E se ce l’ha non ha capito che la Fiorentina non è la Mediacom, il mondo del calcio ha degli aspetti molto più complessi e imprevedibili rispetto a quello della finanza. Soprattutto quando al comando da troppo tempo ci sono uomini come Ferrari che non hanno le competenze e le sensibilità giuste. L’ho letta la storia di Mediacom, so bene delle difficoltà risolte con l’aiuto delle banche o con il cambio delle strategie, ebbene Commisso in quel settore, in quel campo, qualcosa ha comunque mutato, un aiuto economico esterno l’ ha chiesto.
Perché in Fiorentina non cambia nulla quando questa società è ormai da tempo una macchina senza pilota per la sua purtroppo prolungata assenza da Firenze? E più il tempo passa più sarà difficile trovare qualche manager, qualche uomo di calcio esperto, con la voglia di metterci la faccia. Anche questo dovrebbero averlo capito dopo aver incassato alcuni no da allenatori sondati. Non piace a nessuno prendere in mano situazioni disperate con minimi margini di successo. E così ora s’aspetta l’Udinese come si aspettava il Lecce, come si aspettava il Verona. Una storia simile a quella di San Gennaro, il Popolo Viola è da mesi in attesa di un miracolo.
Ma molto dipenderà anche dalle altre, la Fiorentina è ultimissima, la zona salvezza dista otto punti, non aspettatevi che squadre come Lecce, Genoa, Parma o Cagliari, tutte tenaci, tutte costruite per lottare punto a punto, possano mollare di schianto. Ormai s’è capito che la salvezza è un Everest. Ma Rocco non vende, Rocco non cambia. Forse è una questione d’orgoglio, non lo so. Forse è difficile ammettere di avere sbagliato nella scelta di qualche uomo e di qualche strategia per un personaggio come Commisso.
E allora? Spero sinceramente che la politica cittadina sia già intervenuta e se non l’ha fatto lo faccia. Lasciate stare i proclami di Renzi che cerca di aprirsi un varco per obiettivi suoi, parlo delle istituzioni che dovrebbero capire oltre il contingente, perché se la Fiorentina non vuole retrocedere, non vuole retrocedere neppure Firenze.
Il messaggio netto, chiarissimo, la presa di distanza da questa proprietà dei tifosi del Centro di coordinamento, il cuore dei club, è un altro evento enorme che dovrebbe indurre le istituzioni a muoversi per capire che margini ci sono per suggerire o intervenire. E’ vero che la Fiorentina è un bene di Rocco e ne può fare quello che vuole, ma è altrettanto vero che le società sportive appartengono anche al cuore e alla storia di una città con la quale si devono fare i conti.
Stasera c’è pure la Conference. Interessa il risultato, ma solo per la certezza di andare avanti. Avete visto che battere la Dinamo Kiev non è servito a niente, il livello tecnico di questa manifestazione è molto più basso rispetto a quello del nostro campionato, i test non hanno un significato vero. Fossi in Vanoli farei un turn over quasi totale, non farei giocare nessuno di quelli da mandare in campo con l’Udinese, proprio per non dare vantaggi ai friulani che non hanno impegni, arrivano freschi e sono una squadra molto fisica. E’ chiaro a tutti che Losanna conta zero mentre l’Udinese è fondamentale, speriamo che almeno di questo siano consci anche i dirigenti viola e non continuino a pensare e a dire che “la svolta è a un passo”. Sono mesi che lo dicono, non sono più credibili. Ora servono solo i fatti.
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