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Il tifoso

Giochiamo in viola, senza Arthur c’è buio. Adesso vendichiamo la Coppa

Giochiamo in viola, senza Arthur c’è buio. Adesso vendichiamo la Coppa - immagine 1
Pensieri e parole in libertà dello storico tifoso Viola dopo Fiorentina-Udinese
Leonardo Vonci

Giochiamo in viola

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Il completo blu si puo' indossare quando si va ad una Comunione, ad una Cresima ma quando si scende in campo a Firenze, sarebbe bello giocare sempre in viola. Cosi come l'Udinese, con i suoi colori improponibili, avrebbe dovuto giocare con la propria casacca classica. Ricordate il completo/pigiama con il quale si e' presentata la squadra friulana anno scorso? Queste casacche alternative sono purtroppo le necessita' del calcio moderno, il bisogno di poterle vendere per il merchandising, per fare un po di cassa. Purtroppo devo fare pace con il mio cervello perche' lo fanno tutte le societa' e non e' solo una brutta abitudine della Fiorentina.

Punto d'oro

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Partita difficile, contro una squadra fisica e tecnica che non ha tante competizioni come noi, onestamente quando sono andati sul 1-2 non speravo di poterla raddrizzare,i nostri ragazzi ci mettono sempre tutto, il primo tempo e' stato la fotocopia delle partite con il Verona e con il Parma in coppa Italia, poi esplode nel torace dei nostri giocatori un fuoco indomabile che gli porta a correggere l'anonimato dei primi tempi. Una cosa e' certa, senza Arthur brancoliamo nel buio, poi entra il brasiliano che prende in mano la situazione e ci fa giocare subito meglio. Questo e' un giocatore particolare, non e' un regista classico alla Pizarro, e' un motore robusto che sa fare tutte le fasi, sicuramente avra' anche un grande carisma nel gruppo.


Ottimo l'esordio di Faraoni, giocatore che mi e' sempre piaciuto anche con la casacca scaligera, tra l'altro l'ho visto giocare bene anche in fascia sinistra, calciatore non eccelso ma con un rendimento costante da 6-6,5, esperienza da vendere, capitano del Verona. Godiamoci questo punto che ci tiene avanti di un punto dalla Lazio, per arrivare lassu' ci vuole un aiutino per Mr. Italiano da parte della societa', possibilmente uno solo ma strabono. Adesso ci attende la Supercoppa in Arabia, con il Napoli speriamo di poter vendicare quella malefica finale di coppa Italia giocata a Roma, dieci anni fa, dentro di me e' un'Arabbia mai supita......

Cioffi ripreso da Ciuffi?

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Quel Brindellone di Gabriele Cioffi, nato a Firenze il 7 settembre del 1975, stava per farci un brutto scherzo, allenatore preparato , con questo sguardo alla Roberto Farnesi, e' riuscito a rimettere in carreggiata la barca friulana. Pero' a meta' del secondo tempo e' stato richiamato dall'alto dal Nostro Mario Ciuffi che gli ha detto: Sei diventato famoso perche' hai il cognome simile al mio, ti sei divertito fino ad'ora con la tua squadretta bianconera, ora fermati e ricordati sempre che sei nato a Firenze, permetti alla mia Fiorentina di portare a casa almeno un punto!!! A quel punto il buon Gabriele ha fatto un cenno alle proprie truppe , di fermarsi e non infierire.

Tutto questo e' frutto della mia traviata fantasia ma soprattutto il pretesto per ricordare il grande Mario, quanto manca la tua arguta ironia, ti saresti fatto un braccio come un calciante a forza di frustare tutti i personaggi coinvolti nella vicenda stadio, te lo ricordi Mario quando fu rifatto il Franchi per i mondiali del 90? Eravamo abbagliati da Roberto Baggio, girammo come trottole tra Pistoia e Perugia ma la voglia di stare vicino a Roberto non ci faceva pesare la fatica dei chilometri percorsi, IL CAMPO E IL FUORICLASSE VINCONO SEMPRE!!!

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