“Ero in quarta elementare quando misi piede per la prima volta allo stadio, in Maratona – continua Nicoletta raccontando la sua storia d’amore in viola- per la partita Fiorentina-Bologna. Mi affascinarono i colori e i cori della Curva Fiesole: tanto che chiesi di tornare solo per vedere la Curva Fiesole”.
“Col tempo, cominciai a seguire la Fiorentina- continua- prima attraverso le radiocronache di David Guetta. Poi un giorno, chiesi ai miei genitori in regalo l’abbonamento. Mamma Roberta, inizialmente, mi disse di no per paura che diventassi fissata come il babbo. Fui brava: portai una pagella con voti alti e nessun debito, costringendo mia madre a dire di sì e a regalarmi l’abbonamento. Era la stagione 1996-97 e da allora la mia vita si è intrecciata ai colori viola: ho seguito la Fiorentina nei suoi ritiri a Moena, ho fatto molte trasferte tra i confini nazionali ed in Europa. Sono sempre presente alle partite al Franchi, dove ho conosciuto la mia migliore amica, Ilaria”.
“Un’altra mia passione - spiega Nicoletta- sono i viaggi. Nella mia valigia non mancano la sciarpa viola o la maglia. Faccio sempre una foto-ricordo con la sciarpa davanti ad un monumento o qualcosa di caratteristico del posto che visito, proprio perché porto la Fiorentina sempre con me.
Lo scorso anno ho visitato il Santiago Bernabeu. Non ho resistito: uno scatto davanti alla Coppa dei Campioni con la mia maglia viola. Sia mai… Non smetto mai di sognare. Il tifoso ha il diritto di sognare: ho visto vincere due Coppe Italia e una Supercoppa e credo che la nostra città meriti nuove emozioni legate a trofei che si alzano al cielo”.
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