Difetti e programmazione
—Certo, ci sarebbero anche altri “piccoli” difetti da correggere. In difesa, per esempio, c'è il nodo terzini destri. In quel caso però, molto dipenderà dalle condizioni di Dodò, e dall'evoluzione che Pierozzi mostrerà (o meno) nelle prossime settimane. In quel caso insomma si può aspettare, per poi eventualmente intervenire a mercato in corso. E poi il centrocampo, dove il deficit di fisicità continua a farsi sentire. Capitolo centravanti. Non credo sinceramente che Nzola possa essere ceduto, così come sono convinto che presto Beltran inizierà a regalare gol e soddisfazioni.
Presente, ma non solo. Una grande società programma il domani, e da questo punto di vista credo sia giusto fare una riflessione sul “dopo Bonaventura”. Continua a circolare il nome di Baldanzi (talento cristallino che vedrei benissimo a Firenze) ma prima di investirci cifre pesanti (servono almeno 20/25 milioni) cercherei di capire qualcosa in più su Infantino. Come? Mandandolo in prestito, mantenendo nel frattempo vivi i contatti con l'Empoli.
Campo, e mercato. Le partite viaggiano parallele e la speranza è che non succeda quanto già visto tante volte in passato. “Squadra e società viaggiano a due velocità diverse”, denunciò un giorno (in piena era Della Valle) Prandelli. Ecco. Auguriamoci che non sia così e che, anzi, il club sappia supportare un gruppo che, pur tra alti e bassi, sta ancora una volta andando oltre le proprie possibilità.
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