Jack, il contratto e le telefonate di Allegri
—E' chiaro che tutti i discorsi passino dal ritorno di Nico Gonzalez ai suoi livelli, dal recupero di Arthur (manca troppo) e da Bonaventura. Erano loro che facevano la differenza e da troppo tempo, per ragioni diverse, non la fanno più. E Bonaventura, purtroppo, sta diventando un caso. Le dure parole di ieri del suo procuratore Enzo Raiola sanciscono una rottura più o meno definitiva con l’ambiente viola. E non venga a dire, come ha detto, che sul futuro deve sentire Jack perché un procuratore quando parla non è possibile che non si sia sentito prima con il suo giocatore. So anch’io che Bonaventura è un grande professionista, ma siamo tutti uomini e questa strana vicenda di uno strano gennaio, potrebbe avergli rubato una parte della serenità e quindi del rendimento. La storia è nota. Bonaventura è in scadenza a giugno, ma il contratto si rinnova automaticamente con due terzi delle presenze. E’ stato contattato dalla Juve per convincerlo a liberarsi a gennaio, Allegri lo avrebbe anche chiamato personalmente più volte per prospettargli due anni di contratto. All’idea di giocare la Champions l’anno prossimo, con un ingaggio ritoccato nonostante i 35 anni in agosto, Bonaventura non è rimasto insensibile. Sarebbe andato volentieri alla Juve, ma la Fiorentina ha detto un no secco e stizzito. Bonaventura avrebbe rilanciato con una roba del tipo: allora rinnovatelo voi alle stesse cifre. Avrebbe ricevuto una risposta più o meno così: il contratto ce l’hai, c’è la clausola delle presenze per il rinnovo ormai vicine, non c’è da parlare. Come si vede una roba che comunque cade male in uno spogliatoio dove Bonaventura è un leader e ha indossato anche la fascia di capitano. Si parla anche di un confronto molto acceso con Barone. Guarda caso, in questa poca serenità, c’è stato pure il rigore sbagliato a Sassuolo. Ecco perché parlo di momento difficile. Ecco perché non mi tornano tante cose. Bonaventura in quattro anni ha dimostrato di essere un esempio, ha riconquistato la Nazionale, ha avuto un rendimento altissimo, ha parlato con Italiano, ora è di nuovo concentrato sulla Fiorentina, ma certi momenti possono lasciare scorie. Speriamo di no, ovvio. Ecco, allora domenica con il Frosinone mi piacerebbe ritrovare il vero Bonaventura. Se invece non fosse pronto, come detto, meglio aspettare tempi migliori. E a proposito, servirà anche la miglior Fiorentina per battere il Frosinone. I ciociari hanno tre o quattro giocatori sopra la media e giocano un buon calcio, s’è visto all’andata. Ma, al di là dell’avversario, vorrei prima ritrovare la vera Fiorentina.
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