Siamo ormai ai titoli di coda per una campagna che comunque vada ci lascia qualche rimpianto. Una finale conquistata ma molti punti persi. Chissà cosa avrebbe potuto essere
La stagione sta ormai volgendo al termine e il percorso della Fiorentina è stato caratterizzato da numerosi alti e bassi. Un girone di andata che ha visto brillare Biraghi e compagni, i viola, infatti, al 6 gennaio occupavano la quarta posizione in classifica, a +1 dal Bologna, e a soli 6 punti dal terzo in classifica, il Milan. Da gennaio il tracollo viola: la squadra di Vincenzo Italiano nelle prime 10 giornate del girone di ritorno ha collezionato solo 10 punti in 10 partite (2 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte), rendimento addirittura inferiore ad Empoli e Cagliari che, in lotta per la salvezza, hanno conquistato 12 punti in 10 partite. Al periodo buio viola possiamo aggiungere anche la sconfitta per 3-0 contro il Napoli, al tempo allenato da Mazzarri, nella semifinale di Supercoppa Italiana, e la tragica scomparsa di Joe Barone. I gigliati, però, non si sono lasciati travolgere dalla negatività del periodo e con orgoglio si sono compattati iniziando la scalata verso il riscatto.
La svolta la possiamo attribuire al connubio di due fattori: la conquista della seconda semifinale europea consecutiva e l’eliminazione dalla Coppa Italia. La Fiorentina da quel momento non ha più commesso errori (eccetto la sconfitta del Bentegodi): Pass per Atene staccato e continuità in campionato, riuscendo anche a ribaltare la partita nell’ultimo turno col Monza (in stagione i viola solo una volta hanno vinto recuperando da situazione di svantaggio). La Fiorentina, a due giornate dal termine (escluso il recupero con l’Atalanta), si è conquistata l’ottavo posto in classifica a +2 dal Napoli, il che vorrebbe dire: partecipazione assicurata alla prossima Conference League. Ma tutto è ancora da decidere, la sfida di questa sera al Franchi tra Fiorentina e Napoli potrebbe chiudere definitivamente il discorso, in caso di vittoria dei viola, oppure rimandare il tutto in caso di pareggio o vittoria dei partenopei. Infine, non possiamo dimenticarci della finale del 29 maggio, la Fiorentina arriverà ad Atene con doppia motivazione: vendicare la dolorosissima sconfitta della scorsa edizione e portare un trofeo a Firenze come promesso a Joe Barone.