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Fiorentina, che gran mercato: e non è ancora finita. Jovic può restare, Quarta…

Fiorentina, che gran mercato: e non è ancora finita. Jovic può restare, Quarta… - immagine 1
Nel suo nuovo editoriale, Enzo Bucchioni condivide le scelte compiute dal club gigliato, specie nel reparto avanzato, e si aspetta ancora qualcosa da qui a fine mercato
Enzo Bucchioni Editorialista 

L’accelerata è puntualmente arrivata, anzi questa è una vera e propria sgasata: ecco Christensen, Nzola e Beltran. Il nuovo portiere e due attaccanti in un colpo solo che cambiano completamente volto al reparto offensivo della Fiorentina ora sono arrivati. Mentre Cabral va al Benfica per venti milioni più cinque di bonus e anche questo è un grande colpo. Sta succedendo esattamente quello che era stato deciso nell’incontro del 10 giugno, i programmi di rafforzamento sono stati rispettati, l’allenatore è stato accontentato, sta nascendo una Fiorentina più forte, l’asse centrale della squadra, dal portiere al centravanti è stato cambiato, con la grande energia di Rocco Commisso che ha dato via libera a tutte le operazioni proposte. Ma non è finita, aspettiamoci altre operazioni, forse anche la ciliegina di cecchigoriana memoria, sicuramente un altro difensore centrale, alla faccia dei Soliti Noti. Qualcuno mi dice “lasciali perdere”, ma per il bene della Fiorentina e la serenità della piazza, non posso non additare quelli che per motivi personali, frustrazioni professionali o solo per farsi notare, continuano a spargere veleno, provano ad affossare tutto e tutti. Hanno cercato di bollare anche Arthur come un bidone. Tutti questi, ormai ben noti, vanno isolati e circoscritti, non è consentito avvelenare i pozzi. Critica sì, sempre. Anche dura. Se serve coraggiosa. Ma su dati di fatto e circostanze, non per sparare nel mucchio. E così vengo agli attaccanti che stanno arrivando. Nzola è viola da poche ore. Beltran giocherà l’ultima partita con il River mercoledì, poi la firma. Quante volte ho criticato Jovic e Cabral, quante volte ho scritto, anche scherzando un po’ ho detto a Radio Bruno, che “di due non se ne fa uno”. I dati erano chiari. L’incidenza dei due quasi nulla nell’economia del gioco. Ovvio che la Fiorentina li difendesse. Ovvio che Rocco in pubblico dicesse cose positive su di loro. Cosa avrebbe dovuto fare? Affossare il suo patrimonio, i suoi giocatori? Nessuno deve prendere per oro colato tutto quello che dice la Fiorentina, ma capire il perché e il percome lo dice. Nessuno, tornando ai Soliti Noti, mi ha mai impedito di dire forte e chiaro che con un attaccante vero una delle due finali (forse anche entrambi) e soprattutto quella con l’Inter, si sarebbero vinte. Le stesse cose credo le abbia dette Italiano, era evidente che il problema dei problemi andava risolto.

Nzola & Beltran, il nuovo duo viola

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Nell’ultimo editoriale di mercoledì scorso vi ho dato per fatto Nzola, la Fiorentina è andata oltre. Giustamente. Burdisso aveva visto e rivisto Beltran, aveva chiuso un accordo, ci crede fortemente e allora Rocco ha dato l’ok per prendere anche il giovane argentino. Italiano si sarebbe accontentato anche del solo Nzola, adesso ha una soluzione in più. Un talento sul quale lavorare e un attaccante pronto subito come Nzola tutti insieme. Ai quali andrà aggiunto Jovic che probabilmente resterà. L’attacco è ridisegnato. Per Nzola allo Spezia andranno circa dieci milioni più un giocatore, si sta discutendo su Pierozzi (la Fiorentina ci crede, lo vuole tenere comunque legato, magari con una recompra) e su Cerofolini. Ma siamo ai dettagli che saranno rivelati dopo le visite mediche. Nzola è l’uomo che fa reparto da solo, che Italiano voleva fortemente e lo abbiamo detto e ridetto. Lo avrei preso due anni fa, ma a quasi 27 anni è nella maturità e può dare molto. Un bel colpo per un giocatore che ha forza, corsa, gol e assist. L’anno scorso tredici centri e due passaggi decisivi in uno Spezia minore. Beltran è un’altra roba. Ha 22 anni, molto rapido, brevilineo ma forte fisicamente, è un centravanti da area come lo era il primo Higuain. Un prospetto che costa molto, alla fine circa venti milioni, ma con grandi possibilità di crescita. Italiano dovrà lavorarci, il ragazzo deve imparare a muoversi di più, a lavorare per la squadra, ma ha trovato l’allenatore che lo può far diventare un top. E’ stato sacrificato Cabral, ma credo che rivendere al Benfica il brasiliano a venti più cinque di bonus, sia un capolavoro assoluto. Gli auguro tutto il bene, è un ragazzo positivo, abbiano sempre cercato di aspettarlo, di trovargli del buono, anche perchè non c’erano alternative, ma non era un giocatore pronto per il calcio italiano e soprattutto per il gioco di Italiano. Nel Benfica, in Portogallo, la sua forza fisica potrebbe diventare un valore in un campionato dove le difese non sono certo quelle italiane. Dentro l’aria, con tanti cross, può ritrovarsi. Era giusto porre fine a una storia che condizionava tutto e tutti.


Ecco Christensen, Quarta in uscita?

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Ma la Fiorentina si ritrova anche un nuovo portiere. Mercoledì scorso scrissi che era fatta per Nzola (presa) e il portiere polacco Grabara. Invece sul portiere c’è stato l’inserimento del Bayern dopo l’addio di Sommers, il Copenaghen ha alzato la posta, e la Fiorentina ha fatto come suo solito: non partecipa ad aste o operazioni al rialzo. Venerdì scorso si è così deciso di tornare a puntare decisamente sul portiere Christensen, nazionale danese, in forza all’Hertha Berlino. Era dall’inizio del mercato uno dei tre portieri nella lista della Fiorentina oltre a Grabara e Audero. L’accelerata ha portato a un accordo fra i cinque e i sei milioni di euro. Oggi dovrebbe esserci l’annuncio ufficiale. Christensen ha 24 anni, anche questa è una tipica operazione che piace tanto a Commisso. Un giovane di talento, preso al prezzo giusto, con possibile rivendita futura e relativa plusvalenza. Il portiere danese, già nazionale, ha alle spalle due anni di Bundesliga, è retrocesso con l’Hertha, ma verso la sua porta è stato un tiro al bersaglio. Portiere di personalità, alto 1,90, bravo nelle uscita, ma anche agile in porta. Dunque: Christensen, Mina, Arthur e Nzola è il nuovo asse portante della Fiorentina. Completamente rifatto. Ovviamente il giovane Beltran è già più di una alternativa in attacco e in difesa dovrebbe arrivare anche un altro giocatore di alto livello. Inutile ripetere la storia di Josip Sutalo, ancora in ballo, o di altri. La Fiorentina ha in mano tre nomi, deciderà dopo aver stabilito il futuro di Quarta che era stato offerto anche al River nell’affare Beltran. Nell’opera di rinnovamento in atto il difensore argentino con Sottil e Duncan, è nella lista dei partenti. Serve aspettare l’occasione e l’incastro giusto. Ma non è detto che prima della fine del mercato non vengano investiti soldi anche su un esterno di grande valore. Quando vi dicevo che le idee in casa Fiorentina sono chiarissime, la conferma arriva dall’affare Castrovilli, purtroppo saltato, che avrebbe dovuto portare risorse per investire sul talento Baldanzi dell’Empoli. Tutto congelato, ma Rocco ha voglia di fare una grande squadra e di spendere oculatamente tutto quello che è stato incassato dalle cessioni. Lo sta dimostrando. Del resto nell’anno dell’inaugurazione del Viola Park (entro fine settembre) c’è da aspettarsi una grande Fiorentina. Nei primi 20' giocati contro il Nizza ha fatto vedere di che pasta è fatto anche Gino Infantino, centrocampista capitano dell’Under 21 argentina, un altro colpo applaudito dagli operatori di mercato. Buttiamo giù la formazione? Christensen; Dodò, Milenkovic, Mina, Biraghi; Bonaventura, Arthur, Mandragora; Ikonè, Nzola, Nico. In panchina gente come Parisi, Beltran, Brekalo, Jovic e tutti gli altri. Non mi sembra male a più di venti giorni dalla fine del mercato. E Castrovilli che farà? La botta è stata grossa. La Fiorentina ora vuole recuperarlo psicologicamente, per i medici viola può giocare, il ginocchio è in ordine. Si punterà al rilancio con rinnovo di contratto e una soluzione-ponte in prestito. Oppure rimarrà a disposizione di Italiano. Intanto il sorteggio ha chiarito che l’avversario viola nel play off Conference sarà il Rapid Vienna o il Debrecen. Avversari abbordabili, non sono il Twente, ma tanto certe partite a inizio stagione sono sempre difficili e insidiose, anche questa andrà affrontata da Fiorentina vera.

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