Fiorentina-Bologna, pagelle VN: Sapo incanta ma non basta. Ma perché Amrabat?

TERRACCIANO 6 - Miracoloso sulla conclusione di Ferguson sotto misura al 22'. Decisamente peggio sul raddoppio degli ospiti. Senza infamia e senza lode.

DODÒ 5,5 - Appare in crescita rispetto alla gara di Coppa ma continua ad essere toppo impreciso in fase di non possesso. Si alza nella ripresa, ma la Viola continua a far fatica. Dall'84' Terzic SV.

IGOR 6 - Si becca un giallo pesantissimo che gli farà saltare la Juve e da lì in poi gioca col freno tirato. Italiano lo sostituisce nonostante una gara onesta. Dal 46' Quarta 5 - Inizio shock con la marcatura troppo leggera su Posch che porta al vantaggio felsineo. Poche sbavature di lì in avanti, ma l'errore pesa come un macigno

MILENKOVIC 6 - Se la cava col mestiere contro uno Zirkzee tutt'altro che irresistibile. Amministra con personalità la manovra difensiva in una gara senza particolari acuti.

BIRAGHI 5,5 - Presenza costante nella metà campo bolognese, ma Orsolini su quel lato fa il diavolo a quattro per tutta la partita. E non è un dettaglio da poco

BONAVENTURA 6 - Alza, tanto per cambiare, il tasso tecnico del centrocampo offrendo giocate di qualità e suonando la carica ai suoi. Ci prova anche dalla distanza ma cala col passare dei minuti. Dal 60' Mandragora 6 - Entra e la Viola si risistema in campo. Abbastanza incomprensibile la scelta di preferirgli, almeno oggi, Amrabat. Salta la Juve, anche lui, per un giallo

BARAK 5,5 - Sfortunato, anche se ingenuo, sul tocco di mano che Pairetto punisce col penalty. Nascosto per larghissimi tratti di gara. Passettino indietro. Dal 60' Cabral 6 - Si sbatte come al solito su tutto il fronte offensivo. Generoso

NICO GONZALEZ 6 - Suo il primo tiro in porta del match, suo lo spunto su cui nasce il gol Viola. Poi però si spegne con l'avanzare della gara. Ma è uno dei pochi a provarci fino alla fine.

JOVIC 5,5 - Va a fiammate. Schierato più da falso nueve che da centravanti, crea problemi al due Lucumì-Sosa con qualche imbucata delle sue. Continua però a fare una fatica tremenda nel trovare spazi fra le linee.